Nel mese di agosto 2014, un video riprende l’esecuzione pubblica del fotoreporter americano James Foley che sconvolge il mondo. Foley ha indosso una tuta arancione ed è in ginocchio accanto a un militante ISIS completamente vestito di nero. Quell’immagine ha sfidato il mondo, dando una nuova identità al terrore. Il regista Brian Oakes, amico d’infanzia di James Foley ci conduce in un percorso che ha inizio dalla città di origine del giornalista, sino alla Libia e alla Siria, luoghi dove Foley si è spinto per mostrare i disastri civili causati da anni di guerre. Jim è stato rapito nel 2012, durante il giorno del Ringraziamento; per due anni non si hanno avute sue tracce ed attorno alla questione solo disinformazione e false speranze alla famiglia, minacciata di azioni giudiziarie da parte del governo degli Stati Uniti in caso di pagamento dei riscatto. Nel film parenti, amici e colleghi giornalisti raccontano la storia di Jim, mentre i suoi compagni di prigionia rivelano i dettagli di quei momenti tragici con una lucidità agghiacciante. Brillantemente costruito con accesso senza precedenti, Jim è una cronaca straziante di coraggio, compassione e dolore agli albori della ISIS guerra mondiale.
Regia: Brian Oakes
Cast: James Foley (II)
Soggetto: Heather MacDonald
Fotografia: Clair Popkin
Musiche: Dan Romer
Montaggio: Aleks Gezentsvey
Anno: 2016
Origine: Usa
Durata: 111 minuti
Genere: documentario
Produzione: HBO DOCUMENTARY FILMS, KUNHARDT FILMS
Distribuzione: UNIVERSAL PICTURES HOME ENTERTAINMENT (2017)
Note: – CANDIDATO ALL’OSCAR 2017 PER LA MIGLIOR CANZONE ORIGINALE (“THE EMPTY CHAIR”).