Fedele alla linea

Il giovane Germano Maccioni - ex ragazzo di bottega - torna dal suo maestro e amico Giovanni Lindo Ferretti per raccontare il suo nuovo progetto, ma finisce per comporne con Fedele alla linea il migliore e il più compiuto dei ritratti esistenziali. Le nostre interviste al regista e a Ferretti.
Intervista a Giovanni Lindo Ferretti, protagonista di Fedele alla linea. A cura di Silvio Grasselli
Intervista a Germano Maccioni, regista di Fedele alla linea. A cura di Silvio Grasselli

SCHEDA FILM: Fedeli alla linea

Trama: Giovanni Lindo Ferretti, persona pubblica e uomo privato, negli anni disorienta fan e opinione pubblica manifestando un pensiero libero e forte, senza sottrarsi a critiche e fraintendimenti. Un dialogo intimo tra le mura di casa che ripercorre un intero arco esistenziale: dall’Appennino alla Mongolia, attraversando il successo, la malattia e lo sgretolarsi di un’ideologia. Il ritorno a casa infine, tra i suoi monti, per riprendere le fila di una tradizione secolare. Sullo sfondo il suo ultimo ambizioso progetto, Saga. Il Canto dei Canti, opera epica equestre che narra il legame millenario tra uomini, cavalli e montagne.

 

 

 

 

 

 

 

 

Titolo originale: Fedeli alla linea
Regia: Germano Maccioni
Sceneggiatura: Germano Maccioni
Fotografia: Marcello Dapporto
Montaggio: Walter Cavatoi, Germano Maccioni
Musica: CCCP, CSI, Lorenzo Esposito Fornasar
Anno: 2013
Durata: 74′
Origine: Italia
Genere: documentario
Produzione: Articolture, in associazione con Apapaja
Distribuzione: Cineteca di Bologna, in collaborazione con Articolture e Apapaja
Data di uscita: 10 maggio 2013