Entro il 2030 nei paesi ricchi gli abitanti con più di 65 anni saranno il 30% del totale. Nel 2050, per la prima volta, nella storia del genere umano la popolazione anziana supererà numericamente la giovane. E, partendo da questo dato reale, in Effetto domino di Alessandro Rossetto, in Sconfini alla 76esima Mostra internazionale del cinema di Venezia, parte la storia di finzione (fortemente legata all’attualità) che vede protagonisti un impresario italiano del Nord e il suo amico geometra. I due decidono di acquistare 20 alberghi ormai chiusi da anni e trasformarli in residence di lusso per chi vuole passare nell’agiatezza la terza età. Vogliono arricchirsi costruendo “delle città di vecchi che non muoio mai” e proprio per questo il regista afferma che il suo thriller è un film sulla vita e sulla speranza di sconfiggere la morte.
“La vita senza morte è un business” e proprio su questo affare, come tante tessere di un domino giocato sul terreno di un’economia globalizzata (coinvolte banche, industriali, piccoli imprenditori italiani fino alla finanza internazionale e al lontano Oriente), piano piano cadranno in tanti personaggi di questa vicenda dalle tinte oscure.
Romolo Bugaro, avvocato, esperto in diritto fallimentare ha attinto alla realtà che purtroppo vede e vive ogni giorno per la scrittura del libro omonimo che poi Rossetto ha liberamente adattato.
Il regista di Piccola patria racconta ai nostri microfoni il lavoro di adattamento e soprattutto cosa l’affascinava dell’idea di lavorare su un film a soggetto continuando a scavare e raccontare il sommerso della provincia italiana, fatto attraverso il cinema documentario.
Nel film corale sono protagonisti Diego Ribon, Mirko Artuso, Maria Roveran, Nicoletta Maragno, Roberta Da Soller, Olivier Rabourdin, Lucia Mascino e Marco Paolini, anche voce narrante.
Presentato nella sezione “Sconfini” uscirà nei cinema martedì 3 settembre per Parthénos.
giovanna barreca