Venezia 75: grandi nomi in un programma tra film di genere e Netflix

Svelato il programma dell'edizione 2018 che si svolgerà dal 29 agosto all'8 settembre. La nostra intervista al Direttore artistico Alberto Barbera
Intervista ad Alberto Barbera, di Marilena Vinci

venezia 75Roma, 25 luglio 2018 – Tanti film di genere, ma anche attualità politica, la situazione mediorientale, grandi nomi del cinema e Netflix: potremmo riassumere così la 75° edizione della Mostra d’arte cinematografica di Venezia, presentata oggi dal direttore artistico Alberto Barbera e dal presidente della Biennale Paolo Baratta.

Iniziamo dai 21 titoli IN CONCORSO: oltre al già annunciato film d’apertura, First Man di Damien Chazelle (che torna al festival due anni dopo il clamoroso successo di La La Land e anche stavolta con Ryan Gosling), ci saranno i fratelli Coen con The ballad of Buster Scruggs, un inconsueto western che ha per protagonisti Liam Neeson, James Franco e Tom Waits, Mike Leigh con Peterloo, i francesi Olivier Assayas e Jacques Audiard, il primo con Double view (con Guillaume Canet e Juliette Binoche), il secondo con The sister brothers (con Joaquin Phoenix, John C.Reilly e Jake Gyllenhaal). Oltre a Chazelle torna un altro regista a cui la Mostra del cinema di Venezia ha portato fortuna: Alfonso Cuarón, che cinque anni fa aprì la kermesse con Gravity, per cui poi vinse l’Oscar. Quest’anno il regista messicano presenta una storia parzialmente biografica, intitolata Roma. Tre i registi italiani in competizione: Mario Martone con lo storico Capri – Revolution, Roberto Minervini con What you gonna do when the world’s on fire? e Luca Guadagnino con quello che il direttore Barbera definisce il suo film più ambizioso: il remake del film cult di Dario Argento, Suspiriainterpretato in questa nuova versione da Dakota Johnson, Chloë Grace Moretz e Tilda Swinton (in bene tre ruoli, di cui due in cui è irriconoscibile). Paul Greengrass racconta l’attentato del 2011 in Norvegia e ciò che accadde dopo con 22 July, mentre Julian Schnabel porta sul grande schermo la vita di Van Gogh con At Eternity’s Gate, in cui Willem Dafoe dà volto al geniale pittore. Tra gli autori molto attesi il premio Oscar Florian Henckel Von Donnesmarck (Le vite degli altri) con Opera senza autore, l’ungherese Làszlò Nemes (già regista dell’acclamato Il figlio di Saul) col suo secondo lungometraggio, Sunset e il greco Yorgos Lanthimos con The favourite con Olivia Colman, Emma Stone, Rachel Weisz e Nicholas Hoult. L’attore Brady Corbet presenta in concorso il suo secondo film Vox Lux, per cui dovrebbero arrivare sul red carpet i protagonisti Natalie Portman e Jude Law. Curiosità per le opere di registi che arrivano per la prima volta a Venezia come Jennifer Kent che dopo il terrificante Babadook, presenta un drammatico film in costume, Nightingale, con Sam Claflin e poi ben otto opere prime.
Di questi film ben tre sono distribuiti da Netflix: 22 July, Roma e The ballad of Buster Scruggs. E non sono gli unici. Una scelta in disaccordo con quella operata dal Festival di Cannes, che nel 2018 ha dichiarato di ammettere in concorso solo film che usciranno nelle sale cinematografiche.

FUORI CONCORSO succulento a partire da A star is born che porterà sul red carpet la postar Lady Gaga e Bradley Cooper (al suo esordio come regista ma anche co-protagonista del film); il film incompiuto di Orson Welles, girato tra il 1970 e il 1976 insieme a registi ed amici come Bogdanovich, Huston e Foster, The other side of the wind e poi attesissima e in anteprima mondiale, le prime due puntate della miniserie tv tratta dal romanzo best seller di Elena Ferrante, L’amica geniale diretta da Saverio Costanzo. Tra gli altri titoli i nuovi film di Roberto Andò, Una storia senza nome con Micaela Ramazzotti, Renato Carpentieri, Laura Morante ed Alessandro Gassmann e Les estivants, storia familiare di Valeria Bruni Tedeschi con, tra gli altri, Valeria Golino e Riccardo Scamarcio. Già confermate le presenze di Mel Gibson e Vince Vaughn per l’action Dragged across Concrete di S. Craig Zahler. E infine i nuovi film di Zhang Yimou, Pablo Trapero e Amos Gitai (che presenta anche un documentario). Tra i documentari troviamo anche quello del regista premio Oscar Errol Morris su Stephen Bannon, stratega ed influente ex consigliere di Trump, con American Dharma.

Tre film italiani tra i 19 film della sezione ORIZZONTI, dedicata alle opere prime e seconde: il film (d’apertura) sul caso Cucchi interpretato da Alessandro Borghi e Jasmine Trinca, Sulla mia pelle di Alessio Cremonini, Un giorno all’improvviso di Ciro D’Emilio con Anna Foglietta e La profezia dell’Armadillo (tratto dal primo libro a fumetti di Zerocalcare) di Emanuele Scaringi.

Non si chiamerà più CINEMA IN GIARDINO ma SCONFINI ed ospiterà, tra gli altri, i film di Amir Naderi, Gipi, Giulio Base, Wilma Labate e Francesco Patierno ma anche un extended version di The tree of life di Malick.

Tra le novità annunciate la riapertura di un luogo storico del Lido di Venezia, l’Hotel des Bains chiuso dal 2010.

L’appuntamento con la 75° Mostra d’arte cinematografica è dal 29 agosto all’8 settembre al Lido di Venezia.

CLICCA QUI PER IL PROGRAMMA COMPLETO DELLA 75 MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA