“Ammetto una certa emozione: è la prima volta che giro un film d’inverno”. Così Leonardo Pieraccioni scherza davanti ai giornalisti riuniti a Roma – mentre sulla città imperversa una tempesta di vento freddo e di pioggia – in occasione della conferenza stampa d’inizio riprese del suo nuovo film. Un fantastico via vai, undicesimo titolo firmato dal cabarettista e regista toscano, sembra il punto di una svolta, pieno com’è di novità e deviazioni rispetto al passato: il cambio della produzione e della distribuzione, prima di tutto (per la prima volta a Rai Cinema e 01), poi la nuova collaborazione alla sceneggiatura (“Giovanni – Veronesi – stava lavorando al suo film, L’ultima ruota del carro; ho incontrato Paolo Genovese e lui mi ha raccontato un suo progetto su un gruppo di giovani universitari che era proprio quello che volevo fare, così abbiamo subito iniziato a lavorare insieme”), la prima volta di Pieraccioni col digitale (alle spalle dieci lungometraggi tutti girati rigorosamente in pellicola), e infine il significativo cambio di ruolo, da eterno scapolo romantico a marito e padre di famiglia solo momentaneamente turbato da una nostalgia giovanilistica.
La storia è semplice come al solito: un uomo apparentemente felice, viene cacciato di casa dalla bella moglie, allontanato dai due figli, in modo che il destino abbia campo libero per farlo tornare ai suoi vent’anni, come in un viaggio all’indietro e grazie alla temporanea convivenza con un gruppetto di giovani studenti universitari. Un sequel de I laureati per caso? “No, niente affatto”, risponde deciso Pieraccioni, “nessun legame con quel mio primo fortunato film; anche se in effetti una citazione c’è (il personaggio protagonista racconterà la scena finale del film del 1995, ma con un diverso finale)”.
Un fantastico via vai è “il film perfetto per i miei 48 anni”, dice Pieraccioni, “perché ormai non potevo fare a meno di seguire l’entusiasmo e la contentezza che mi vengono addosso quando incontro gli studenti nelle aule delle università e poi perché da padre non posso non guardare questi ragazzi con un bel po’ di affetto e di tenerezza”.
Il cast prevede il ritorno di alcuni dei vecchi amici – primo fra tutti il solito Massimo Ceccherini, qui nei panni di un investigatore privato costretto a passare attraverso una serie d’improbabili travestimenti – insieme ad alcune collaborazioni inedite: c’è il toscanissimo Panariello, ma ci sono anche i due romani Marco Marzocca e Maurizio Battista e poi Serena Autieri.
Il budget – Pieraccioni lo ammette sorridendo – non è più quello dei suoi primi campioni d’incassi: “La crisi ha anche i suoi lati positivi: pensare a uno spettatore che viene al cinema e paga un biglietto per vedere il tuo film è sempre di più pensare a un miracolo; per questo la crisi economica ha anche alcuni effetti positivi, ora si deve stare più attenti, ogni scelta, dalla scrittura alla messa in scena, è più ponderata”. Un fantastico via vai uscirà nelle sale il 12 dicembre 2013.
SILVIO GRASSELLI