L’estraniazione. Il primo elemento che colpisce in La sapienza di Eugène Green sono le relazioni tra corpi incapaci di comunicare. Un concetto che l’autore esaspera facendo muovere i personaggi quasi in trasparenza l’uno verso all’altro, pur facendoli coabitare nel medesimo spazio fisico. I gesti a tavola sono ripetuti, i corpi sono vicini ma quasi sempre disposti parallelamente e i loro campi-controcampi non sono mai frontali, ma con lo sguardo del personaggio che per rivolgersi all’altro punta gli occhi direttamente in macchina. I due coniugi protagonisti Alexandre (Fabrizio Rongione) e Aliénor (Christelle Prot) sembrano non amarsi più, ormai chiusi nei loro drammi interiori e in una situazione sentimentale e lavorativa deludente. Il viaggio di lavoro dell’uomo è l’occasione per passare del tempo insieme e, soprattutto, diventerà l’occasione per tornare ad un dialogo, anche se a distanza. Entrambi infatti partono per Stresa, città natale di Borromini, ma, dopo aver incontrato una ragazza affetta da uno strano disturbo e il fratello prossimo ad iscriversi alla facoltà di architettura, i due sposi si separano. Aliénor, specialista del comportamento nei contesti sociali svantaggiati, resterà con la ragazza sperando di poterla aiutare e il ragazzo partirà con Alexandre per quella che dovrebbe trasformarsi in una vacanza studio e invece diventerà l’occasione per l’architetto affermato per riscoprire il concetto di luce nell’opera del Borromini e quindi anche nella sua capacità di creare spazi nei suoi progetti urbani.Rapiti dalle musiche extra diegetiche che guidano spesso i movimenti verso l’alto che compie la telecamera per inquadrare a Torino il barocco del Guarini o a Roma, al complesso monumentale Sant’Ivo alla Sapienza, il regista vuole portare lo spettatore a vivere l’opera barocca nella sua essenza, nella sua capacità di coniugare arte e spiritualità; la ricerca della luce diventerà così il pretesto che spingerà Alexandre a guardare dentro sè e a ritrovare la sua dimensione interiore, il suo amore per l’architettura e per Aliénor. La donna affronterà lo stesso percorso aiutando Lavinia a superare il suo disturbo nervoso e ad affrontare la separazione dall’amato fratello.
giovanna barreca