Quasi un nuovo debutto per Gabriele Salvatores. Così il regista giudica le sensazioni che sta avendo a Vilnius in Lituania sul set di Educazione siberiana, tratto dal romanzo di Nicolai Lilin, pubblicato in Italia da Einaudi. Prodotto da Cattleya e con nel cast attori del calibro di John Malkovich e Peter Stormare, nel film si racconta la storia di un gruppo di malavitosi che mette al primo posto un forte codice etico, a partire addirittura dal disprezzo del denaro. “È la prima volta che giro in inglese e che lavoro con attori totalmente nuovi – dice Salvatores – mentre di solito ho sempre ricreato una specie di gruppo familiare, tanto che il mio psicanalista mi ha detto che era arrivato il momento di diventare adulti. Svolgendosi poi dalla fine degli anni ’80 a quella dei ’90, Educazione siberiana è anche il mio primo film che abbia una dimensione così vasta di racconto”. Per costruire la narrazione comunque Salvatores si è avvalso della collaborazione di Stefano Rulli e Sandro Petraglia perché riteneva che non vi fosse una vera storia portante all’interno del libro di Lilin. Educazione siberiana potrebbe essere pronto in tempo per la prossima edizione del Festival di Cannes.
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