In un’intervista alla “Rivista del Cinematografo”, Alexandre Sokurov ha affermato che il suo ultimo film, Faust, considerato tra i possibili titoli del concorso al prossimo festival di Cannes, è stato realizzato grazie ai fondi stanziati da Vladimir Putin. Nonostante ciò il cineasta russo non lesina critiche al suo premier: “Sembra un mito, ma non lo è. In pubblico appare forte e vigoroso perché le condizioni del potere glielo richiedono, ma ha paure private”. Faust è il quarto e conclusivo capitolo della tetralogia – per l’appunto – sul potere di Sokurov, che ha avuto modo anche di criticare Quentin Tarantino. Lo considera un “sanguinario” ed è convinto che sia stata una idea “criminale” invitarlo a presiedere la giuria dello scorso festival di Venezia.