200 studenti volontari. La vera forza vitale ed energica del Ca’ Foscari Short film festival sono loro. Duecento ragazzi che gestiscono la macchina organizzativa di un festival internazionale di corti, l’unico in Europa organizzato da una facoltà e in grado di presentare, nella sezione competitiva 30 cortometraggi provenienti da 19 scuole di cinema di paesi diversi, oltre ad un programma molto ricco di eventi speciali che andranno ad esaltare forme di comunicazione breve su piattaforme e media anche diverse dall’audiovisivo. Tre concorsi collaterali (Veneto High School Competition, seconda edizione di Short&Sostenibilità e Premio “Olga Brunner Levi” dedicato ai videoclip di studenti delle scule superiori venete) e poi workshop e proiezioni-evento, come – va ricordata subito – l’omaggio a Alain Resnais con la visione dello splendido corto Guernica del 1950, sull’opera folgorante di Picasso.
Il tutto coordinato dalla professoressa Roberta Novelli, direttore artistico, che ieri con soddisfazione ha presentato il programma della kermesse che si svolgerà dal 19 alle 22 marzo all’ Auditorium Santa Margherita di Venezia. Esiste una sorta di fil rouge che lega i lavori degli studenti americani, giapponesi, indiani, argentini che la docente sintetizza così: “Abbiamo selezionato corti dove c’è molta attenzione per la sfera dell’individuo, spesso donna o comunque appartenente alla categoria dei “deboli”, vittima di violenze sia fisiche che psicologiche, molto spesso a opera di un gruppo”. Diverse sfaccettature del risvolto dolce e spesso amaro della vita affettiva in un periodo dell’esistenza, quello adolescenziale, dove ogni sentimento è amplificato alla massima potenza e le sfumature di grigio sono difficili da cogliere (Los demonios di Miguel Azurmendi dell’Istituto spagnolo Ecam, Wedding cake di Viola Baier del Filmakademie Baden-Wüttenberg, Deactivate di Adi Segal del esalel Academy of Arts and Design di Gerusalemme per es.). Spazio anche a temi purtroppo sempre attuali come la guerra. Kai Gero Lenke (Columbia University School of the Arts) racconta un episodio che ha protagonista una donna nella guerra in Siria, Behrooz Karamizade la fuga dallo stesso Paese di una bimba diretta in Germania e Raquel Bedìa indaga sulla tortura in Argentina durante la dittatura.
A capo della giuria, il regista Luca Miniero (Benvenuti al sud, Benvenuti al Nord e Un boss in salotto), affiancato dall’affermato regista indiano Kumar Shahani (Maya Darpan, Tarang) e dalla produttrice giapponese Keiko Kusakabe. Ai tre, non sarà chiesto solo di decretare il vincitore del concorso ma – in uno spazio di formazione e di interazione continua com’è Ca’ Foscari – di far conoscere agli studenti e al pubblico alcune loro opere e così spiegare la loro idea di cinema. La produttrice mostrerà il cortometraggio Wonder di Mizue Mirai, presentato all’ultimo Festival di Berlino e in prima visione in Italia.
Non vanno dimentiate le patnership preziose tra Festival e realtà internazionali che hanno contribuito ad arrichire il programma. Con il Consolato svizzero, il Ca’ Foscari presenterà un focus sul video-artista Yves Netzhammer, le cui opere sono state presentate alla Biennale Arte e alla Biennale cinema: Peripheries of bodies e Addresses of impossibile places. Poi spazio agli spot-parodia degli Zero, artisti che sono stati in grado di farsi conoscere grazie alla rete e soprattutto alle visualizzazioni dei loro video su youtube.
Inoltre attenzione a contaminazioni e studi tra passato, presente e futuro. Se il professor Carlo Montanaro riproporrà alcuni dei primi capolavori dei cinema delle origini tra Meliès, fratelli Lumière e Duchamp, Igort – fumettista e autore della locandina del festival – ci condurrà alla scoperta della sua opera e giovani autori sperimentali ci guideranno nell’animazionne del nuovo millennio tra stop motion, clay animation e pixelation.
E molto molto altro. Per info: cafoscarishort.unive.it.
GIOVANNA BARRECA