Con una scelta che – si spera – farà discutere, la giuria del Premio Solinas, il riconoscimento più importante in Italia per quel che riguarda le sceneggiature, ha deciso quest’anno di non scegliere un vincitore. Dei tre copioni finalisti – Angelo di Maria Accardi, Bonifacio Angius e Fabio Bonfanti; Astro d’autunno di Frediana Fornari; Norkoeping di Antonio Consentino e Emanuela Del Monaco – nessuno ha risposto alle aspettative dei giurati perché, come recita il comunicato diramato dall’organizzazione del Premio: “Tutti evidenziavano ancora la necessità di un profondo e radicale lavoro di sviluppo per arrivare a quelle caratteristiche di completezza e maturità espressiva che da sempre si chiede ai progetti premiati”.
Una decisione a suo modo clamorosa, attraverso la quale si cerca di sottolineare invece che di nascondere una crisi di idee (oltre che economica) che riguarda tutto il settore cinema in Italia. Così perciò si è espressa Annamaria Granatello, direttore artistico del Premio Solinas: “Una scelta inevitabile in una fase delicata per il cinema italiano che vede una forte riduzione delle risorse e una incertezza di prospettive che evidentemente impatta anche sulla consapevolezza e l’originalità creativa. Piuttosto che assecondare un livello troppo basso per le potenzialità e il talento insiti nel cinema italiano, preferiamo cogliere questa decisione della Giuria come un segnale per aprire una riflessione complessiva sullo stato dell’arte cinematografica in Italia, con particolare riguardo alle condizioni necessarie per stimolare la creatività e sostenere il talento, campo di elezione del lavoro di quasi 30 anni del Premio Solinas.”
Quest’anno la giuria del Solinas era composta da: Francesco Cenni, Teresa Ciabatti, Anne Ritta Ciccone, Claudio Cupellini, Caterina D’Amico, Giorgio Fabbri, Giovanni Galavotti, Annamaria Granatello, Guido Iuculano, Marco Martani, Marco Pettenello, Roberto Scarpetti, Francesca Solinas, Monica Zapelli.