Una giuria sorridente e mai così ricca di nomi di grande prestigio internazionale come gli attori William Defoe, Gael Garcia Bernal, Do-yeon Jeon, Carole Bouquet (definita “acrobatica” dal presentatore) e autori molto diversi tra loro ma comunque sperimentatori del linguaggio cinematografico come Nicolas Winding Refn, Sofia Coppola, Jia Zhangke, hanno presentato la loro dichiarazione d’intenti per premiare il miglior film del Festival di Cannes 2014. La presidente Jane Campion, unica autrice ad aggiudicarsi la Palma d’oro, ha subito chiesto almeno tre incontri per confrontarsi con i colleghi, provando a prendere in considerazione solo l’aspetto dell’opera filmica visionata e meno la carriera dell’autore che l’ha realizzata, mentre Bernal e Coppola sperano in un confronto molto costruttivo e nell’idea di continuare a vedere il cinema come uno splendido ‘gioco’ serio (“Gioco della vita” precisa Jane Campion).
E tutti hanno grandi aspettative. Da chi, come la presidente spera in autori pronti alla ricerca, a presentare la loro visione di cinema a chi, come Dafoe si augura di vedere come spettatore, soprattutto film soprattutto capaci di generare un bel confronto/dibattito. Il più a suo agio era Nicolas Winding Refn che qui vinse come miglior regista con Drive. Senza mai togliersi gli occhiali da sole, alla domanda su cosa si aspetta da Lost River, primo film da regista del suo attore-feticcio Ryan Gosling (presentato in Un certain regard), l’autore ha affermato che è certo si tratterà di uno “splendido, splendido film”. Grande in tutti l’attesa per veterani come Loach, Cronemberg, Godard, Leigh così come per giovani autori come la nostra Alice Rohrwacher o la sperimentale Kawasi.
GIOVANNA BARRECA