Tra il film di fantascienza anni ’50 in cui una sorta di minoranza umana lotta per cercare di ricondurre l’umanità a una condizione migliore e il film che usa un ambiente futuristico per raccontare temi di attualità legati all’idea di Unione Europea e sostenibilità economica delle genti. Tra questi due elementi gioca l’opera prima di Lorenzo Sportiello, co-sceneggiatore e co-responsabile di effetti visivi e delle musiche. Index Zero, film italiano di fantascienza, presentato all’interno di Prospettiva Italia, è un film dove ai due protagonisti reali interpretati da Ana Ularu e Simon Merrells, si aggiunge come protagonista un’ambientazione futuristica fatta soprattutto di suoni sintetici di contemporaneità, analoghi spaziali e volumetrici. Lavorando in sottrazione qualsiasi battuta prima scritta in sceneggiatura, in fase di riprese è andata quasi a sparire, lasciando sempre più spazio ai gesti di Kurt e Eva che, dalla muraglia degli Stati Uniti d’Europa cercano di entrare inlegalmente in Europa. Nella terra libera ogni uomo e donna è legato ad un’indice di sostenibilità basato sul benessere economico e fisico (quando si entra tutti ambiscono a raggiungere l’indice zero per diventare cittadini europei). L’unico punto fermo dall’inizio del progetto, ci rivela il regista, era il tipo di inquadrature che dovevano guidare la messa in scena: “Volevo una narrazione in soggettiva che puntasse al minimalismo del racconto perchè prevalesse su tutto l’emozione e il coinvolgimento in un ambiente altro”. Inoltre Sportiello ci svela come tutto il lavoro fotte proteso a raccontare e temi di stretta attualità, senza voler proporre o dare risposte.
Il film è stato girato in Bulgaria, mentre il casting come ci rivelano gli attori, si è svolto a Londra, esclusivamente in lingua inglese.
giovanna barreca