Davide Manuli ha iniziato in Sardegna le riprese del suo secondo lungometraggio, La leggenda di Kaspar Hauser, dedicato all’enigmatica figura di “selvaggio” che visse in Germania nell’Ottocento. Come per il suo esordio, Beket, Manuli probabilmente lavorerà sull’idea di “testo secondo”: se in Beket il riferimento era Aspettando Godot di Samuel Beckett, in questo caso, oltre alle vicende reali, non potrà mancare un forte legame con il film L’enigma di Kaspar Hauser (1974) di Werner Herzog, uno dei capolavori del cinema europeo degli anni Settanta. “Questo mio secondo lungometraggio” – ha detto Manuli – “nasce dalla volontà di continuare la linea poetica intrapresa con Beket volendone mantenere lo stesso filo conduttore. Gli elementi di vicinanza tra i due film sono tanti: la scelta di una fotografia in bianco e nero, la Sardegna con il suo paesaggio spettacolare, l’assenza di umanità e civiltà, i pochissimi personaggi e l’affrontare delle tematiche universali”. Nel cast accanto al protagonista Vincent Gallo, che dunque tornerà subito al “primitivismo” umano dopo averci estasiato in The Essential Killing di Jerzy Skolimowski, ci saranno anche Claudia Gerini, Elisa Sednaoui e Fabrizio Gifuni. Il film è prodotto da Bruno Tribbioli e Alessandro Bonifazi per Blue Film e Shooting Hope Productions, con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Sardegna e sarà distribuito da Cinecittà Luce.