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Da sempre attenta al cinema italiano e d’autore, Fandango punta anche per il 2012 su scelte coraggiose e in controtendenza rispetto al panorama distributivo. Dalla denuncia di Diaz – don’t clean up this blood di Daniele Vicari, ispirato ai tragici fatti avvenuti a Genova durante il G8 del 2001, al ritorno di Daniele Ciprì con E’ stato il figlio. Ancora titoli nostrani con Gli sfiorati di Matteo Rovere e Maternity Blues di Fabrizio Cattani. Dall’estero arrivano – tanto per citarne alcuni – Café de Flor di Jean-Marc Vallée e Il sentiero di Jasmila Zbanic, mentre dalla scorsa Mostra del Cinema di Venezia, il premiato e acclamato Sion Sono col suo Himizu e il Maestro di Hong Kong Johnnie To con Life without principle.