Il convegno ‘Non uno di meno’ sulle questioni aperte della digitalizzazione delle sale italiane ha inaugurato l’edizione 2012 di Ciné, le giornate estive di cinema che si tengono a Riccione: con i grandi circuiti, The Space e UCI, quasi completamente digitalizzati, la sfida resta quella di completare l’opera – ferma al 39% delle sale – entro il 2013/2014 quando si bloccherà la fornitura di pellicola in 35 mm. Ma le note più interessanti sono arrivate dai presidenti di ANICA, ANEC e ANEM che nel salutare i presenti hanno creato un fronte comune per risollevare gli incassi italiani che nel solo giugno hanno perso il 52% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “Bisogna partire dai propri errori, dalla limitazione delle uscite tra ottobre e aprile” ha dichiarato Riccardo Tozzi (presidente ANICA), convinti – come ha affermato Richard Borg (Distributori ANICA) che “bisogna guardarsi in faccia e collaborare per risollevare la situazione”.
Lontani dalle proiezioni che – come indicato da Lionello Cerri – prevedevano 100 milioni di spettatori per fine anno, il vero obiettivo auspicato da Carlo Bernaschi (ANEM) è di “un cinema che abbia prodotti competitivi per almeno 11 mesi l’anno”. E’ un obiettivo indispensabile, secondo esercenti e distributori, per evitare un tracollo che, sommato alla crisi, potrebbe avere conseguenze spiacevoli sull’intera industria cinematografica e audio-visiva.