Lido di Venezia, 6 settembre 2018 – Lo scontro tra naturalismo e progresso è al centro di Capri – Revolution di Mario Martone, presentato in Concorso alla 75° Mostra del Cinema di Venezia. Il film racconta l’incontro tra una giovane e ignorante capraia ed una comune di artisti liberi e pacifisti, guardata con sospetto dagli abitanti dell’isola.
Capri, 1914, l’Italia sta per entrare in guerra. Una comune di giovani nordeuropei ha trovato sull’isola di Capri il luogo ideale per la propria ricerca nella vita e nell’arte. Ma l’isola ha una sua forte identità, incarnata in una ragazza, una capraia di nome Lucia (Marianna Fontana). Quando incontra la comune guidata da Seybu (Reinout Scholten van Aschat) e il giovane medico del paese (Antonio Folletto), quella che credeva la sua identità viene messa in crisi.
Il film prende spunto dall’esperienza della comune che il pittore Karl Diefenbach creò a Capri tra il 1900 e il 1913, anno in cui morì. Ma nel film tutto viene rielaborato con totale libertà: l’azione viene spostata più avanti, alla vigilia della prima guerra mondiale, e il protagonista lascia la vecchia pelle del pittore spiritualista Diefenbach per tramutarsi in un giovane artista performativo, la cui filosofia deriva dai concetti che verranno elaborati molti decenni più avanti da Joseph Beuys.
Capri – Revolution sembra riprendere lì dove terminava Il Giovane Favoloso, con lo sguardo di Leopardi volto verso l’isola, e in effetti per Martone, il film è la chiusura di una trilogia ideale iniziata con Noi credevamo. La suggestiva colonna sonora è firmata, per la seconda volta consecutiva, da Sasha Ring.
Prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, Capri – Revolution uscirà nelle sale il 13 dicembre distribuito da 01.
Capri revolution ha vinto a Venezia 75 il premio Pasinetti, il premio Lizzani e il Soundtrack Stars award per la miglior colonna sonora.
Trailer Capri – revolution