Una delle caratteristiche del Torino Film Fest è quella di accogliere per il popolo cinefilo il meglio del cinema visto nei festival in giro per il mondo. Cannes è terra privilegiata, soprattutto le sezioni collaterali. E’ da lì che arrivano già nella prima giornata due film curiosi e apprezzati dai cinefili. Il primo è It Follows, horror americano diretto da David Robert Mitchell e presentato alla Sémaine de la critique in cui una ragazza deve fuggire a una presenza misteriosa che si presente come una persona, di volta in volta diversa, che la segue senza che nessuno la veda: unico modo per evitarla è “passarla” a qualcun altro facendo sesso; l’altro è Whiplash, di Damien Chazelle presentato alla Quinzaine des réalisateurs dopo aver aperto Sundance, storia della difficile formazione tra un’aspirante batterista e un maestro difficile.
In attesa poi di The Homesman che a Cannes era in concorso, l’evento cinefilo della prima giornata è stato il passaggio del nuovo film di Lav Diaz, Storm Children Book I, documentario presentato in anteprima internazionale (dopo la première in Corea del sud) in cui il grande regista filippino ha raccontato la condizione dei bambini filippini travolti da un alluvione, tra una città trasformata in piscina a cielo aperto e la ricerca di qualcosa da rivendere tra i rifiuti e sott’acqua.
EMANUELE RAUCO