È stato attribuito a Marco Bellocchio il Leone d’Oro alla carriera della 68. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia (31 agosto – 10 settembre 2011). La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia, su proposta del Direttore della Mostra Marco Muller che, nell’occasione, ha dichiarato: “Seguire il cinema di Marco Bellocchio ti porta, in ogni suo nuovo film, sempre verso altre destinazioni da quelle che ci sembrava di aver raggiunto e scoperto. Camminatore instancabile, esploratore del confine instabile tra se stesso, il cinema e la storia, ha utilizzato come mappa il mondo che comincia oltre i confini della realtà visibile (e nell’inconscio)”. A seguire la cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento sarà presentata la nuova versione di Nel nome del padre (1971): non un restauro, ma una nuova opera. Un inedito director’s cut, più breve della versione originale, che lo stesso Bellocchio reputa una attualizzazione dell’originale. In proposito il regista ha commentato: “Non è stata un’idea fissa, eppure in questi anni (quaranta) mi è tornata in mente, a intervalli vari, anche lunghissimi, l’idea, la convinzione che Nel nome del padre non avesse ancora trovato la sua forma definitiva. Ho tagliato, accorciato, non ho aggiunto nulla. Si può dire che la versione definitiva fa pensare un po’ meno a Brecht e un po’ di più a Vigo“.