Diventato recentemente presidente dei produttori Anica, Angelo Barbagallo ha rilasciato un’intervista al Giornale dello Spettacolo, affermando che “il risultato complessivamente positivo della produzione nazionale di questa prima parte dell’anno è stato determinato da un numero esiguo di film, tutti dello stesso genere e molto simili fra loro. Se è giusto rallegrarci per questi grandi successi, bisogna tuttavia preoccuparsi per l’esito molto modesto, e in alcuni casi decisamente negativo, di tanti altri film”. Poco più avanti, Barbagallo riflette anche sulla frammentazione del pubblico odierno: “Sembrerebbe come se oggi il pubblico fosse sempre più diviso in due fasce contrapposte, da una parte gli spettatori adulti che amano un cinema che fa riflettere e frequentano le sale tradizionali, dall’altro i giovanissimi che intendono il cinema come puro e semplice divertimento e si recano esclusivamente nei multiplex. Dovremmo invece cercare di rimescolare questi due segmenti, con sale di città più competitive e attraenti e una maggiore attenzione alla programmazione di qualità anche nei multiplex”.