Pirati dei Caraibi: Oltre i confini del mare è primo in classifica al box office italiano per il terzo weekend consecutivo. Nel fine settimana dal 3 al 5 giugno, infatti, il film di Rob Marshall con Johnny Depp e Penelope Cruz ha totalizzato 1,580mila euro, attestandosi su un incasso complessivo di 14 milioni e 600mila. In questo modo Pirati dei Caraibi 4 entra nella top ten stagionale degli incassi italiani piazzandosi nono, ma potrebbe presto sorpassare anche Immaturi (15,1 milioni di euro) e Qualunquemente (15,8). Ciò significa che il film Disney può aspirare al settimo posto della classifica stagionale, subito dietro ad altre due saghe hollywoodiane: Harry Potter e i doni della morte: parte 1 e Shrek e vissero felici e contenti. Insomma, il canto del cigno del prodotto seriale statunitense è ben lungi dal palesarsi, anche sui nostri schermi. E, si spera, che l’ottimismo giustificato dall’eccezionale stagione del cinema italiano faccia sì che dal prossimo anno si provi ad allungare anche fino all’estate l’uscita in sala dei nostri prodotti. Non è un caso che in questo weekend, dopo la definitiva discesa di Habemus Papam, non ci sia nessun film italiano tra i primi dieci. Di poca consolazione constatare come sia presente un solo film europeo, Il ragazzo con la bicicletta dei fratelli Dardenne, decimo, con un incasso complessivo inferiore al mezzo milione di euro. Pirati dei Caraibi: Oltre i confini del mare batte in realtà Una notte da leoni 2 per poche migliaia di euro (1,580mila contro 1,527mila), avvalendosi di un numero di copie di molto superiore. Le nuove entrate di maggior rilievo della settimana sono: Paul al terzo posto, ESP – Fenomeni paranormali al quarto e Garfield il Supergatto al quinto, mentre The Tree of Life di Terrence Malick scende al sesto posto, vantando però un ottimo incasso totale (quasi due milioni). Primo in classifica per media per copia (quasi tremila euro) è proprio ESP – Fenomeni paranormali, a dimostrazione di come l’horror sia forse l’unico genere cinematografico capace di sopravvivere degnamente al di là delle saghe.