Piero è entrato nei Risoluti all’età di 14 anni, ha fatto parte della Xma mas, gruppo fascista estremamente violento e quando ormai ha 87enne e ha passato più della metà della sua esistenza nel Vermont, incontra Giovanni Donfrancesco e decide di raccontare la sua esperienza come non aveva mai fatto prima, neppure ai familiari. Da un ascolto e poi da una scelta di scrittura e montaggio attenti è nato il documentario Il risoluto, presentato all’interno delle Giornate degli autori alla 74esima Mostra del cinema di Venezia.
Un documentario con un primo piano costante del protagonista, dove l’ambientazione è parte integrante del racconto: “Pietro mi ha fornito, senza volere, una scelta stilistica perchè, al momento di raccontare la storia più cruda della guerra mi ha portato nel sottosuolo di casa sua, come a cercare qualcosa di profondo che andava scavato nella memoria della sua esperienza”.
Un film riflessione sul passato che parla al presente in maniera profonda: “Noi preferiamo non ascoltarli i repubblichi, siamo rassicurati dal loro silenzio” perchè forse fa paura ciò che potremmo vederci della società di oggi, di un fascismo ancora così attuale nelle strade dell’Europa di oggi.
giovanna barreca