Per la 12esima volta, la bellissima città di Mantova ha ospitato gli Incontri del cinema d’essai, manifestazione organizzata dalla Federazione Italiana dei Cinema d’Essai, e che si pone l’obiettivo di fare il punto sulle condizioni dell’esercizio di qualità negli ultimi 12 mesi e lanciare i successivi, presentando film e trailer della prossima stagione. Quest’anno il cartellone è stato particolarmente ricco per varie ragioni: perché le difficoltà di Medusa e il suo ridimensionamento hanno aperto molti varchi, perché le case di distribuzione minori hanno investito non poco per ravvivare il rapporto col pubblico dopo gli ultimi orribili mesi, perché nuove realtà distributive si sono fatte largo.
Così, oltre a tutti i nuovi trailer, sono stati presentati 26 film in 3 giorni tra le varie sedi che hanno accolto la manifestazione. A farla da padrone, come previsto, i due colossi del cinema d’essai, Bim e Lucky Red: la prima, oltre a rivelare le immagini di Alì ha gli occhi azzurri, in concorso a Roma, ha un listino di grande spessore, con molti premiati a Cannes (Oltre le colline, Il sospetto, La parte degli angeli) e un film che appare notevole come Dans la maison; la seconda risponde con i premiati a Venezia come Ballata dell’odio e dell’amore (recuperato dal catalogo Mikado), La sposa promessa e The Master, un capolavoro come Moonrise Kingdom e La collina dei papaveri.
La sorpresa dell’anno però è la piccola Officine Ubu che presenta due film in concorso a Roma, Il volto di un’altra ed E la chiamano estate, oltre all’ottimo film di Assayas premiato a Venezia, Qualcosa nell’aria. Si muovono bene anche Moviemax con 7 psicopatici, Anime nella nebbia, Shadow Dancer e Juan dei morti e Academy Two – nuova veste della Archibald – con Post Tenebras Lux, Turisti e Torpedo.
Si muovono però anche le major: 01 Distribution presenta The Company You Keep, Paperboy e l’atteso nuovo film di Salvatores Educazione siberiana, mentre ricco anche nel settore di qualità il programma Warner con Argo e Django Unchained sugli scudi, il rinviato (ma pare bellissimo) Grande Gatsby, Di nuovo in gioco e La migliore offerta. E proprio con le parole di Maccanico, direttore generale Warner, si sono chiuse le giornate: “Bisogna riannodare i fili della comunicazione col pubblico del cinema d’autore, andarcelo a cercare, prendere i voti anche di chi non ci vota, per usare una metafora politica. Senza pensare a tutto il pubblico, per ogni film, dalla crisi non si esce”. Un augurio per gli esercenti FICE ma una speranza per tutti gli amanti del cinema.