(Dalla nostra inviata Giovanna Barreca)
11/11/10 – Registi e docu-film da tutto il mondo saranno ancora una volta i protagonisti del Festival dei Popoli (13-20 novembre), giunto alla sua 51ª edizione. Per Luciano Barione, suo direttore artistico: “sarà l’edizione che sancirà definitivamente Firenze capitale internazionale del documentario, forma di cinema che ha fatto dell’etica dell’informazione e della riflessione sui rapporti fra l’io e il mondo il suo segno distintivo”. Da ormai tre anni la kermesse è inserita nel progetto “Cinquanta giorni di Cinema a Firenze” e si svolge prevalentemente nel centrale e imponente cinema Odeon dove alle proiezioni seguono sempre interessanti e molto attenti dibattiti con registi, critici, spettatori. La novità più rilevante dell’edizione che sta per iniziare, è legata agli Italian doc screening che si terranno in contemporanea con il festival e che porteranno alla partecipazione di più di quaranta broadcasters internazionali.
Dei 73 documentari presenti, 12 saranno prime mondiali tra le quali: Restoring genius: Bronzino di Richard Blanshard che ci permetterà di ripercorrere il restauro delle opere dell’autore – poeta del Cinquecento in occasione della mostra a Palazzo Strozzi (Il documentario sarà proiettato gratuitamente domenica 14 alle ore 10). La regista Laura Poitras invece ha potuto incontrare ed intervistare un’ex guardia di Bin Laden e in The Oath potremmo ascoltare la sua testimonianza. Cuore del festival rimane però il concorso internazionale lungometraggi che quest’anno vede la presentazione di 16 film inediti. Temi presenti legati sempre ai temi di più scottante attualità: i dissidenti cubani, il terremoto in Abruzzo, la guerra nelle repubbliche dell’ex Urss, la presenza militare con le conseguenze psicologico e sociali sui territori e sulle popolazioni, il dissesto idrogeologico che sta mutando aspetto al pianeta.
Ventisette le prime italiane, sei delle quali presentate nella sezione “Panorama italiano” dove concorreranno al premio attribuito dal pubblico insieme ai film di “Stile libero”, che anche quest’anno si occuperanno del documentario nelle sue forme più originali e contemporanee. Il focus si concentrerà sull’opera di Peter Mettler, fotografo e artista multimediale, mentre la retrospettiva invece sarà dedicata al cinema elvetico: “Voci da uno spazio interno. Il cinema documentario svizzero: viaggiatori, militanti e visionari”. Attraverso 14 film di Alain Tanner, Daniel Schmid, Richard Dindo sarà possibile tracciare un percorso nella politica, nella dimensione estetica e visionaria del Paese. Interessato come sempre al rapporto tra cinema e musica il festival proporrà infine When you’re strange di Tom Dicilio su Jim Morrison e Red Shirley di Lou Reed alla sua opera prima.
La giuria del concorso internazionale di lungometraggi e cortometraggi è composta dai cineasti Michelangelo Frammartino (Italia), Lech Kowalski (Usa), dal direttore del festival Cinéma du Réel Javier Packer-Comyn (Francia), dalla produttrice Tiziana Soudani (Svizzera) e dalla consulente della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia Aliona Shumakova (Russia).
La manifestazione è coordinata da FST – Mediateca Regionale Toscana Film Commission. Per maggiori informazioni: www.festivaldeipopolitv.com