Walk of fame – Jane Campion
(Rubrica a cura di Lia Colucci)
14/06/10 – Nata a Walkanae, in Nuova Zelanda, il 30 aprile 1954, Jane Campion si laurea in antropologia nel 1974 e in pittura nel 1982. La sua è una carriera fatta di pochi film ma di grande sensibilità, dove pone quasi sempre al centro il disagio della figura femminile. Nel 1982 realizza il suo primo cortometraggio, Peel, vincitore del Festival di Cannes del 1986, dopo il quale la Campion realizza altri tre cortometraggi: Passionless moment (1983), After Hours (1984) e A Girl’s own story (1984). Nel 1989 dirige il suo primo lungometraggio, Sweetie, ma è il 1990 l’anno della svolta, quando esce Un angelo alla mia tavola che conquista il Leone d’Argento a Venezia. Per il grande successo deve aspettare ancora tre anni, quando nel 1993 con Lezioni di Piano, interpretato da Holy Hunter Harvey Keitel e Anna Paquin, non solo vince la Palma d’oro a Cannes, ma Holly Hunter si aggiudica l’Oscar come miglior attrice e Jane Campion quello per la sceneggiatura non originale. Dopo Lezioni di Piano si rivolge ad Henry James e senza troppi timori dirige nel 1996 Ritratto di Signora con una splendida Nicole Kidman ed uno spietato John Malkovich, quindi è la volta di Holy Smoke, 1999, con Kate Winslet e Harvey Keitel.
Molto discusso il suo In The Cut con Meg Ryan (2003), basato sul thriller erotico di Susanna Moore, che collabora anche alla sceneggiatura del film. Nel 2006 dirige il cortometraggio The Water Diary per le Nazioni Unite. Il suo ultimo lavoro,come per altro gli altri, rivela la sua straordinaria sensibilità e il suo senso della regia. Questa volta porta sugli schermi un biopic: la triste vicenda di John Keats e il suo amore per Fanny Brawne, passione interrotta dalla prematura morte del poeta inglese a soli 25 anni. La pellicola è in questi giorni nelle sale con il titolo di Bright star, da una delle poesie più commoventi di Keats.