09/10/08 – Il nuovo film di Kathryn Bigelow è una vera bomba. Ambientato in Iraq ai giorni nostri, racconta le eroiche imprese di un gruppo speciale di artificieri dell`unità EOD – Unità per la Dismissione di Esplosivi – volontari che trascorrono i loro “strange days” rischiando di dimenticarsi cosa sia una vita normale. La macchina da presa della regista si focalizza più che altro su un personaggio, il Sergente Maggiore William James, un vero e proprio eroe d`altri tempi che sembra essere uscito da un film di Sam Peckinpah o di Don Siegel, il classico simpatico a cui romperesti volentieri il muso tanto è simpatico. L`apparente disinvoltura con la quale il protagonista conduce il suo lavoro nasconde in realtà un grande timore per la vita di tutti i giorni – l`amicizia con un bambino di Baghdad e l`incontro con la moglie e il figlio sono due chiari esempi della sua debolezza, del suo “point break”. La morte fa meno paura, anzi. Tagliare con un paio di pinze i fili delle bombe, vivere sempre “…sul filo di un rasoio e sopravvivere” direbbe il Colonnello Kurtz, è pura adrenalina per William James, è una ragione di vita. Così non è per i due giovani co-protagonisti, che dapprincipio non accettano la spavalderia di James. In seguito invece ne trarranno insegnamento tirando fuori tutto il meglio del loro nascosto mondo interiore.
Bellissimi i silenzi e le scene di solitudine del protagonista girati come il cinema comanda, in cui il tempo viene dilatato per mostrarci la complessità dei personaggi e la loro grandezza d`animo. Forse alcune sequenze sono ripetitive, anche se la tensione non cala mai. Girato con uno stile nervoso – la lezione di Ridley Scott con “Black Hawk Down” è servita – come se fosse un reportage di guerra – la sceneggiatura è stata scritta dal reporter Mark Boal – la Bigelow riesce ancora una volta nell`impresa di raccontare una storia di uomini cruda e a volte poetica, piena di umanità e di coraggio. Non un film di guerra ma un film d`azione ambientato in zone di guerra, in cui l`esplosione di una bomba o le mitragliate sono per gli abitanti del luogo suoni familiari, la normalità appunto. Tesissimo.
(Michele A. Antonelli)
Articoli correlati:
Sguardi sonori