29/04/10 – Vivere in un città che si sogna multi-culturale. E’ il fulcro del nuovo film di Edoardo Winspeare, bravo regista di film ambientati in Puglia (Pizzicata, Galantuomini) che stavolta – anche per sfruttare la mobilità che la crisi industriale del cinema ha portato – si sposta a Roma per documentare una rivoluzionaria scuola dalla mente aperta. E tira fuori il suo film migliore. Il Celio azzurro è una scuola materna posta sull’omonima collina al centro di Roma, in cui vengono accettati bambini provenienti da qualunque Paese, mettendo in campo tecniche d’insegnamento rivoluzionare che azzerano le differenze sociali e gli ostacoli culturali. Tra i bambini infatti ci sono migranti, ma anche figli di attori e personaggi famosi, che Winspeare – che si è scritto anche il film – racconta con onestà e purezza di sguardo, ricordando l’altrettanto meritevole esperimento di Nicolas Philibert.
Quello su cui indaga il regista, infatti, è il metodo della scuola, il rapporto tra i maestri e gli alunni, il modo in cui l’insegnare forma le persone, mettendo al centro il concetto di interazione come conoscenza, valorizzando i rapporti interpersonali e dando il giusto valore formativo al gioco e all’immaginazione. Winspeare elimina la voce narrante, guarda direttamente al cinema verità declinandolo in chiave sociale ed è bravissimo a conciliare – solo attraverso le riprese e il montaggio – il contesto con una serie di elementi umani che aumentano il valore del film. In questo senso Sotto il Celio Azzurro è il miglior film di Winspeare, perché rende evidente e persino teorico il piglio antropologico con cui Winspeare fa cinema, l’apertura di uno sguardo che cerca di cogliere il legame tra luoghi, culture e uomini più che lasciarsi andare in balia del folklore. Ed è un cinema che, al di là dei singoli film o delle difficoltà produttive, serve come il pane al cinema del Bel Paese.
Titolo: Sotto il Celio Azzurro
Produzione: Italia, Francia 2009
Regia: Edoardo Winspeare
Durata: 80′
Genere: documentario
Distribuzione: Fabulafilm
Data di uscita: 30 aprile 2010