Indie-rock e videogame nella delirante fantasia di Edgar Wright e la OST di Scott Pilgrim vs the World
(Rubrica a cura di Emanuele Rauco)
24/11/10 – E’ quella che i distributori chiamano uscita tecnica, cioè un film in poche copie (a Roma, solo una sala) per potersi “liberare” di quello che credono un fondo di magazzino oppure un’opera poco commercia(bi)le. EppureScott Pilgrim vs the World, il nuovo film di Edgar Wright (L’alba dei morti dementi) oltre a essere un piccolo gioiello sarà probabilmente un longseller, uno di quei prodotti di culto che accrescerà la sua fama negli anni e nei formati. Merito, oltre dell’esilarante impasto di cinema, fumetto, e videogioco, anche di una serie di riferimenti nerd e indie che ne sono la colonna portante e che diventano musica e suono grazie al lavoro di Nigel Godrich, autore dello score originale del film e soprattutto delle canzoni che ne scandiscono quadri e livelli. Come in un viaggio nel gotha della musica indipendente e alternativa, Godrich scandaglia i meandri del lo-fi (la muscia da garage suonata a bassa fedeltà), del noise, del rock’n’roll e delle sperimentazioni per restituire in note quel caleidoscopio visivo, grafico, concettuale che rende ottimo il film. Costellato dalle canzoni originali (in odore di Sonic Youth e Nirvana ) dei Sex Bob-omb, la band del protagonista che deve il nome alle bombe di Super Mario, tra cui si segnalano l’iniziale We Are Sex Bob-omb e la fulminea Threshold, il resto della compilation spazia nel tempo e nelle sonorità, passando dall’allegria pop di I Heard Ramona Sing (Frank Black) al romanticismo di By Your Side (Beachwood Sparks), dalle geniali pillole di Crash and the Boys (I’m So Sad, So Very Very Sad e We Hate You, Please Die) alla storica Teenage Dream di T-Rex fino alla sorprendente Anthem for a Seventeen Year Old Girl dei Broken Social Scene, che fa da preludio a mostri sacri come Beck (Ramona) e Rolling Stones (Under My Thumb).
Disco imperdibile, carico di calore, disperazione e humour, che sa rappresentare lungo le sfumature quelle sensazioni e quelle realtà emotive che gli adolescenti sfogano nei disegni, nei videogame, in un mondo chiuso agli altri, ma ricchissimo per chiunque voglia farvi parte: come dimostra la straordinaria cover elettronica di Threshold, suonata come fosse un vecchio videogame nintendo. Emozioni per iniziati.