American Life: famiglia e provincia americana nelle note di Alexi Murdoch
(Rubrica a cura di Emanuele Rauco)
22/12/10 – E’ forse il film migliore delle feste American Life di Sam Mendes, on the road atipico e indipendente che parla in modo smaliziato di maternità, famiglia e provincia americana: perciò sembra una contraddizione in termini la scelta, per seguire il viaggio di Burt e Verona, di un cantautore scozzese come Alexi Murdoch.
Cantautore classico, chitarra percussioni arrangiamenti scarni e voce suadente che guarda a Nick Drake, Murdoch e il suo talento hanno partorito un album (Time Without Consequences) e un ep (Four Songs): Mendes prende il meglio di queste due produzioni, le mescola a canzoni pop-rock a cavallo tra i ’60 e i ’70 e dà vita a uno score perfettamente equilibrato tra melanconia e voglia di vita. Aperto dalla bellissima All My Days, biglietto da visita presente anche nel trailer, le atmosfere calde e sognanti di Murodoch si susseguono con eleganza ed emozione, con la dolcissima Song for You, la romantica Towards the Sun, la ritmica Breathe, interrotte da brani di razza come What is Life di George Morrison, la splendida Golden Brown di The Stranglers, Meet Me in the Morning del grande Bob Dylan e Oh! Sweet Nuthin dei Velvet Underground, col suono pieno dell’analogico a fondersi col tepore ricco della musicalità di Murdoch.
Disco perfetto per viaggiare, ma ancora di più per stringersi sotto una coperta, sul divano, con il proprio amore, bevendo qualcosa di leggero e caldo. Il disco perfetto per un Natale sincero, come quello che auguriamo a voi lettori.