Ascolta le interviste ai protagonisti del film Immaturi:
Bova, Ambra, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, Ricky Memphis e la Bobulova fanno gli immaturi…
21/01/11 – Ad appena un mese di distanza da La banda dei Babbi Natale, il film natalizio con Aldo Giovanni e Giacomo, Paolo Genovese torna nelle sale come regista con Immaturi, un film completamente suo stavolta, visto che lo ha ideato quasi vent’anni fa e, da solo, ne ha scritto la sceneggiatura.
Immaturi è una commedia corale, i protagonisti sono Raoul Bova, Barbora Bobulova, Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Ricky Memphis, Anita Caprioli, Luisa Ranieri, Maurizio Mattioli, Alessandro Tiberi… Dunque, in modo sostanzialmente programmatico, si continua a perseguire il filone del cinema leggero con super-cast. È una formula, la all star comedy, lanciata da Brizzi e Martani (Ex, Maschi contro femmine, Femmine contro maschi), che ha punti in comune con una serie di pellicole uscite negli ultimi tempi in Italia, da Baciami ancora di Gabriele Muccino a Happy Family di Gabriele Salvatores, da Figli delle stelle di Lucio Pellegrini a La bellezza del somaro di Sergio Castellitto, e via dicendo…In tutti questi film, chi più chi meno (in modo programmatico per Fausto Brizzi), è lo star system che fa le regole del gioco. Però paradossalmente si tratta di uno star system fatto per accumulo, tutt’altro che centellinato. Ed è l’idea del ritratto generazionale che la fa da padrone: il tema cruciale pare per l’appunto essere quello di una generazione che si scopre tale e che non riesce a pensarsi singolarmente, evitando così di fare letteralmente i conti con se stessi.
In Immaturi l’imprinting generazionale è esplicito: un’intera scolaresca a distanza di anni dall’esame di maturità si trova a dover sostenere di nuovo le prove, sia scritte che orali, perché invalidate da una irregolarità. Eccolo pronto il canovaccio: far tornare sui banchi di scuola un gruppo di quasi-quarantenni per sottoporli di nuovo allo stress dello studio e dell’interrogazione. L’idea è di per sé sostanzialmente esile, puramente funzionale a inscenare una serie di dinamiche che però faticano a dispiegarsi. Un esempio su tutti è parso illuminante: la ruggine tra il personaggio di Raoul Bova e quello di Paolo Kessisoglu, dovuta a una vecchia vicenda di ragazze. Questo episodio ricorre ogni tanto nel corso del film fino ad esplodere nel finale: è però l’unico elemento di autentico incontro-scontro tra personaggi, perché per il resto ben poco emerge (se non un’antica simpatia tra i personaggi di Ricky Memphis e della Bobulova). Com’erano quei compagni di classe e come sono ora? Quali le invidie, le gelosie, i perdoni, i sensi di colpa? Tutto è messo da parte, rinunciando alla meccanica alla Compagni di scuola (1988) di Verdone e privilegiando piuttosto il presente dei personaggi, sganciato dalla vita in comune. Certo, è vero, l’immaturità dei personaggi è fattiva nella loro vita quotidiana piuttosto che in quella studentesca, ma allora perché inventare una scusa come quella dell’esame da ripetere?
Viene il presentimento che una volta che avremo seppellito il cine-panettone (sconfitto per l’appunto da Aldo, Giovanni e Giacomo) avremo a che fare con il cine-generazione (i trentenni-quarantenni, in base all’età degli attori che avanza) e con il cine-regione (il caso di Benvenuti al Sud e di Che bella giornata con Checco Zalone, film regionali post-leghisti che saranno i due maggiori incassi della stagione).
Titolo originale: Immaturi
Produzione: Italia 2011
Regia: Paolo Genovese
Cast: Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Barbora Bobulova, Raoul Bova, Anita Caprioli, Paolo Kessisoglu, Ricky Memphis, Luisa Ranieri, Maurizio Mattioli, Giovanna Ralli, Alessandro Tiberi, Michele La Ginestra, Giulia Michelini
Durata: 108′
Genere: commedia
Distribuzione: Medusa
Data di uscita: 21 gennaio 2011
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