Sono apparso a Cantona
04/12/09 – Lultimo film di Ken Loach, Il mio amico Eric (Looking for Eric), in concorso al festival di Cannes, mette in scena la riconquista della dignità da parte di Eric (Steve Evets), con la mediazione fondamentale del suo amico-mentore Eric Cantona. Il cineasta inglese, come di consueto, racconta una storia di impianto comunitario rigiocando i meccanismi del cinema e della cultura popolare: in questo caso la commedia e il calcio, il dramma delle illusioni perdute e il buddy movie. Eric, postino divorziato e con due figli disgregati a carico, non ha nessunaltra ambizione nella vita se non quella di dialogare a fine giornata con il poster raffigurante il suo mito calcistico del passato prossimo: Eric Cantona. Ecco che, come accadeva in Provaci ancora Sam tra Humphrey Bogart e Woody Allen, lattaccante francese idolo dei tifosi del Manchester United appare al protagonista del film dispensando consigli e mosse (per riconquistare la sua prima donna e per ritrovare un senso alla sua vita), alternando la lingua albionica a surreali proverbi recitati in idioma gallico (che rileggono con ironia lapologo non-sense sul gabbiano e le sardine che Cantona espose nel corso di una famosa conferenza stampa ).
Funziona senza dubbio lispirazione primigenia de Il mio amico Eric, cioè lo spunto secondo cui allindividualismo è sempre preferibile il contributo comunitario, per una rinnovata proposta de lunione fa la forza, in cui ha un ruolo decisivo lapporto di Cantona quando racconta che il momento più bello e gratificante della sua carriera fu, piuttosto che la realizzazione di un goal, un assist che porse a un suo compagno di squadra, fidandosi ciecamente delle sue capacità di portare a termine lazione (come in effetti accadde). Quel che convince meno in Loach è la tendenza generale di certo suo cinema, che si riverbera anche in questo suo ultimo film, caratterizzato principalmente dallamore dellIdea che dal modo in cui dispiegarla. Ecco che anche in Il mio amico Eric, molti passaggi suonano meccanici (a partire dalla riscoperta della storia damore tra Eric e la sua fiamma giovanile, per passare al discorso sul cambiamento genetico del mondo calcistico, che non si rivolge più a un coté proletario quanto piuttosto a nuovi ricchi dalle losche attività), con conseguenti risultati approssimativi sul piano narrativo. Perciò se la posizione politica e sociale di Loach è sempre precisa e ragionata, meno cristallina ci sembra la sua idea di cinema, sempre troppo confluente con i meccanismi del cinema popolare, a metà tra ladesione totale ad esso e laspirazione a uno sguardo personale.
Così Il mio amico Eric lo si può definire un buon film dintrattenimento, però non superiore senzaltro a operazioni come Sognando Beckham.
(ALESSANDRO ANIBALLI)
Titolo originale: Looking for Eric
Produzione: Gran Bretagna, Italia, Francia, Belgio 2009
Regia: Ken Loach
Cast: Eric Cantona, Steve Evets, John Henshaw, Stephanie Bishop, Lucy-Jo Hudson
Durata: 116′
Genere: commedia
Distribuzione: Bim
Data di uscita: 4 dicembre 2009
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