Flussi seriali – Percorsi e influenze odierne e vintage delle serie americane
Friday Night Lights/ High School Team
(Rubrica a cura di Erminio Fischetti)
26/11/09 – È uno sfondo desolato quello di Dillon, cittadina immaginaria del Texas, che si anima solamente il venerdì sera, quando la squadra di football del liceo locale gioca la sua partita settimanale. Storie di vita grama, triste, solitaria e, soprattutto, di adolescenza abbandonata, quelle raccontate in questa serie televisiva, che trova nella ricerca del realismo sociale la sua chiave vincente. La vicenda prende piede con l’arrivo in città del nuovo coach della squadra, Eric Taylor, e si focalizza sulla sua vita famigliare e lavorativa, così come quella dei suoi giovani giocatori, divisi fra casa, partite e scuola. Jason Street, osannato quarterback che nell’episodio pilota viene ferito nel corso di un placcaggio, diventa paraplegico vedendo così sfumare tutti i suoi sogni di gloria; Matt Seracen, suo ”erede” e ragazzo molto timido, è figlio di un soldato che combatte in Iraq ed è costretto ad occuparsi da solo della nonna ai primi stadi dell’Alzheimer; Tim Riggins, migliore amico di Street, si divide fra l’alcolismo, la mancanza di una figura paterna e le sue altalenanti relazioni amorose (una delle quali con una madre sigle più grande di lui); ”Smash” Williams, dopo la morte del padre, vede nel football l’unico modo per emergere dalla miseria e poter aiutare la famiglia (la madre infermiera e due sorelle), mentre allaccia una relazione con una ragazza bipolare. Sullo sfondo le storie dei loro amici, delle loro donne, altrettanto drammatiche. In comune hanno tutti la mancanza o un cattivo esempio di figura paterna, che sottolinea la disgregazione della famiglia media statunitense.
Peter Berg, partendo dal libro omonimo di Buzz Bissinger, già fonte di un suo film del 2004 co-diretto con Josh Pate e interpretato da Billy Bob Thornton, sviluppa una serie televisiva che ha come argomento base uno sport come il football, che in America fa impazzire orde di tifosi e che in questo prodotto diventa una strana commistione di un mondo in cui tutti i sogni restano infranti, ma al contempo non si perde la speranza di un futuro migliore. Qui il genere seriale del teen drama và oltre le banali schermaglie amorose e i problemi degli adolescenti odierni e viene approfondito anche attraverso una narrazione piuttosto adulta delle dinamiche sociali della società contemporanea della provincia americana. Tali dinamiche, inoltre, vengono meglio intessute attraverso una regia detentrice di una straordinaria accuratezza, dotata di tutti gli elementi tipici della tecnica cinematografica (che ricorda lo stile da ”Sundance” per certi versi), che antepone l’uso di campi medi e lunghi ai quei primi piani di cui abusa sempre il mezzo televisivo. Le riprese si distinguono per un massiccio uso di macchina a mano, che crea un voluto effetto documentaristico, mentre l’altmaniano sfruttamento dello speaker della radio, per contestualizzare la vicenda e dare informazioni sull’andamento della squadra dei Dillon Panthers, è una chiara operazione di stile. I luoghi e la vastità del Texas trovano spazio per un discorso morale e ideologico fatto di archetipi ben inglobati nella cultura americana, e che ben si amalgamano con l’accuratezza della sceneggiatura, spinta verso la totale verosimiglianza della psicologia dei personaggi.
Tutti questi sono elementi che si ritrovano in particolare nell’episodio pilota, diretto dallo stesso Berg, un vero piccolo capolavoro. Prodotta da Berg, con Brian Grazer e David Nevins, Friday Night Lights è una serie difficile da incasellare negli standard dei generi narrativi e per questo sta avendo una vita altalenante, tanto che dopo un’iniziale desiderio della NBC di cancellarla alla fine della seconda stagione, nel febbraio 2008 (dopo l’ulteriore vessazione subita a causa dello sciopero degli sceneggiatori), è stata acquisita dal canale via cavo Direct TV, che l’ha rinnovata per altre tre stagioni (dalla terza alla quinta). Inoltre, ha ottenuto molti consensi dalla critica statunitense, ma non dai premi più prestigiosi come i Golden Globe, che l’hanno totalmente snobbata, o gli Emmy, che le hanno concesso un solo trofeo per il miglior casting nel 2007 e negli anni successivi una candidatura a stagione. In Italia distribuita con due titoli: High School Team su Fox e Rai 4, mentre con il suo titolo originale, Friday Night Lights su Joi (Mediaset Premium).
High School Team
Titolo originale: Friday Night Lights;
Interpreti: Kyle Chandler, Connie Britton, Aimee Teegarden, Zach Gilford, Taylor Kitsch, Gaius Charles, Scott Porter, Jesse Plemons, Minka Kelly, Adrianne Palicki, Brad Leland;
Produzione: USA, 2006- in corso;
Durata: 42 (4 stagioni);
Distribuzione originale: 3 ottobre 2006- 8 febbraio 2008 sul network NBC (stagioni 1-2); dal 1° ottobre 2008 sul canale via cavo Direct TV; dal 28 ottobre 2009 è in corso la programmazione della quarta stagione;
Distribuzione italiana: 28 giugno 2007- 6 settembre 2007 (prima stagione) su Fox (Sky); attualmente su Joi (Mediaset Premium) stagioni due e tre; in chiaro su Rai 4 dal 28 novembre 2009 la seconda stagione.