Flussi seriali – Percorsi e influenze odierne e vintage delle serie americane
Dexter- Terza stagione
(Rubrica a cura di Erminio Fischetti)
08/10/09 – I cultori di “Dexter”, basato sul romanzo La mano sinistra di Dio di Jeff Lindsay (edito in Italia da Sonzogno), hanno finalmente trovato pace perchè viene trasmessa su FoxCrime l`attesissima terza stagione… Mah! Il ”ma”, purtroppo, comincia a diventare sempre più protagonista dei pensieri che spuntano dalla mente di uno spettatore. Quello che sembrava uno dei più dirompenti prodotti del canale via cavo Showtime, per come sviscerava l`ambiguità fra giusto e sbagliato, bene e male, attraverso il conturbante e sfaccettato Dexter Morgan, è ora limitato ad una ripetitività di schemi narrativi. Il protagonista, di giorno, analizza e studia tutto ciò che riguarda il sangue sulle scene del crimine per la polizia di Miami, mentre di notte è serial killer di assassini impuniti. Eccellente la prima stagione e molto buona la seconda che, pur mantenendosi ad alti livelli, perde qualche colpo perchè negli ultimi episodi diventa quasi la trama di ”Attrazione fatale”, tradendo inoltre la psicologia del personaggio centrale, inizialmente disinteressato al sesso, se non legato al suo dovere di fidanzato, e poi quasi dipendente da esso in seguito alla relazione con la bella Lila Tourney, che si rivela un personaggio più ambiguo di lui. Appena discreta la terza, in alcuni tratti piuttosto farraginosa e noiosa perchè ribadisce nuovamente, e piuttosto affannosamente, il medesimo schema narrativo delle due precedenti, ovvero le investigazioni della squadra con cui lavora il protagonista alle prese con il pluriomicida di turno che terrorizza la capitale della Florida, sempre sviluppate in netto parallelismo con le vicende ‘esteriori’ ed ‘interiori’ di Morgan.
Se nella serialità è giusto mantenere una chiave di lettura fedele e lineare allo stile narrativo ed estetico scelto inizialmente, resta comunque necessaria una buona dose di idee e sviluppi nuovi, che qui mancano. Questa volta ”Dexter” non stupisce più lo spettatore, ma anzi risulta prevedibile, e, se la storia centrale di questa terza stagione incentrata sul facoltoso procuratore Miguel Prado ogni tanto possiede qualche guizzo di natura psicologica ben indovinato, di fatto il fiato sospeso e i colpi di scena delle prime due produzioni rimangono un ricordo del passato. A suo merito, però, và aggiunto che, dopo il ‘tradimento’ di sceneggiatura della seconda stagione sul carattere di Dexter, in questa l`uomo riacquista la sua verosimiglianza psicologica. Inoltre, resta sempre straordinario il talento di Michael C. Hall, perfetto nel trasmettere al suo alter ego quella sua aria da bravo americano dalla doppia vita, pieno di segreti, inquietudini, demoni latenti, in bilico fra passato e presente, desideri di evoluzione e normalità . Eppure, allo stesso tempo, assillato dalla paura di cambiare ed accettare di poter essere amato dalla fidanzata, dalla sorella e di esserlo stato dal padre defunto, e di provare lui stesso per loro dei sentimenti d`affetto. In fondo, il suo Dexter Morgan è in egual modo così lontano e così vicino al personaggio che ha imposto l`attore sulla scena internazionale, ovvero quello del controverso David Fischer in ”Six Feet Under”, quello sì un vero capolavoro che mai ha tradito la sua inimitabile origine.
Dexter
Interpreti: Michael C. Hall, Julie Benz, Jennifer Carpenter, Lauren Vèlez, David Zayas, James Remar, C.S. Lee, Desmond Harrington, Jimmy Smits;
Produzione: USA, 2008;
Durata: 50` circa (1×12 episodi);
Distribuzione originale: Showtime;
Distribuzione italiana: da settembre su FoxCrime (Sky)