Quando il Cattivo è un protagonista dal cuore tenero (naturalmente in 3D)
24/01/10 – Uno Scrooge dei nostri tempi. Cattivo, ma più cattivo del suo antesignano? Probabilmente, nel film come si è persa la forza della scrittura, si è persa anche quella della meschina crudeltà e delle sue profonde ragioni psicologiche. Cattivissimo me, il nuovo film d’animazione targato Universal, diretto da Chris Renaud e Pierre Coffin, è una parabola per grandi e per piccini sul senso della famiglia, sull’unione di essa, sull’appartenenza dei sentimenti.
Un film d’animazione di media fattura, dove sia la storia che l’estetica risultano corretti, nulla di più. A dare vigore sono senza alcun dubbio le splendide voci dei doppiatori originali (rifuggite, qualora fosse possibile, dal doppiaggio italiano) che determinano la caratterizzazione dei personaggi molto più della sua sceneggiatura rendendo così lo spettacolo godibile. Ma è in fondo la relazione fra genitori e figli il filo conduttore della pellicola, che comincia come una graffiante, ironica visione di figure genitoriali sardoniche, spesso crudeli, ma fondamentalmente distratte per virare verso una dolce, gioiosa celebrazione in puro stile della Disney che fu. Una disattenzione spaventosa di una sceneggiatura spaccata in due, che si diletta nella seconda parte in una mediocre serie di gag nelle quali il padre adottivo Gru (il cattivissimo del titolo) ravvede se stesso e decide di salvare le sue tre bambine dal pericolo nel quale le ha fatte incorrere, dove l’attenzione verso la società odierna e i suoi limiti affettivi lascia il posto a una favoletta non veritiera, irreale, banale e consolatoria che mette in atto un motto stantio come quello del ‘volemose bene’.
Forse Cattivissimo me attrarrà i più piccini, ma con riserva – perché paradossalmente sviluppato in una veste troppo matura – e al tempo stesso non attrarrà i grandi per la sua infantile visione della risoluzione dei problemi nel mondo reale. Una commistione pericolosa, che si perde in buoni propositi ed errati compromessi, dove a salvare il salvabile sono le nuove generazioni di comici americani che prestano al film la propria voce: dal cinico ed egoista Gru di Steve Carell, al nerd Vector di Jason Segel, tra i protagonisti della sit-com E alla fine arriva mamma!, che si crede tanto furbo e intelligente, ma l’unica cosa che desidera è ottenere l’approvazione paterna, la follia del dottor Nefario di Russell Brand, l’odiosa signorina Hattie di Kristen Wiig, volto costante del Saturday Night Live. Ma in tutta questa nuova popolarità non è meno generosa la professionalità della sempre deliziosa Julie Andrews, una meschina e lodevole madre di Gru, l’unica che resta tale fino in fondo.
Titolo originale: Despicable Me
Produzione: USA, 2010
Regia: Chris Renaud e Pierre Coffin
Cast (voci originali): Steve Carell, Jason Segel, Russell Brand, Kristen Wiig, Miranda Cosgrove, Will Arnett, Danny McBride, Jack McBrayer, Julie Andrews
Cast (voci italiane): Max Giusti
Durata: 95’
Genere: film d’animazione in 3D
Distribuzione: Universal Pictures
Data di uscita: 15 ottobre 2010
Articoli correlati:
Cattivissimo Max Giusti – Ascolta l’intervista di RADIOCINEMA al doppiatore del personaggio di Gru
Cattivissimo me, trailer: