Presentato al festival di Berlino, nella sezione Panorama, il film di Alessandro Aronadio “Due vite per caso”, con Lorenzo Balducci e Isabella Ragonese
(Dalla nostra inviata Lia Colucci)
15/02/10 – “Due vite per caso”, l’opera prima di Alessandro Aronadio, è una pellicola sulla varie possibilità dell’esistenza. In questo caso su come un incidente in macchina può cambiare il destino del ventenne Matteo Carli e trasformarlo da anarchico in poliziotto. Ma è soprattutto un film sulla rabbia dei ventenni, un bel manifesto politico-socaile sulla disoccupazione in un Paese che sembra non offrire ai giovani altro che umiliazioni. E non è un caso se il regista decide di citare la parte finale de “I 400 colpi” di Truffaut all’interno del suo lavoro come esempio di una ribellione indomita seppur disperata. Ispiratosi agli eventi di Genova 2001, “Due vite per caso” è quello che una volta si sarebbe definito un film impegnato, così come lo sono i protagonisti che non si sottraggono al giudizio critico della società. Quindi per Aronadio si tratta di un’operazione coraggiosa che sicuramente va controcorrente rispetto alla produzione italiana media. Bravi anche gli attori, tra cui il protagonista Lorenzo Balducci, che riesce a cavalcare con maestria il doppio piano narrativo proposto dal regista.
Insomma Berlino premia un progetto originale, interessante e ben girato, tratto dal tradimento di un libro: Morte di un diciottenne perplesso, come ha ironizzato il regista. Ci chiediamo come verrà accolto nelle sale italiane troppo abituate a prodotti di facile consumo. Ricordiamo in coda le belle musiche che compongono la colonna sonora, scritte da uno dei più promettenti musicisti italiani: Louis Siciliano.
Articoli correlati:
Due vite per caso – Leggi la recensione cons cheda e trailer del film, e ascolta l’intervista a Isabella Ragonese, attrice protagonista di “Due vite per caso”