Grazie al cielo non ci sono vampiri né lupi mannari, ma in compenso troviamo una strega emo (che tutti chiamano racchia e sfigata mentre se ne va in giro con passo da modella e look dark gothic super fashion) e il belloccio di turno perseguitato da un incantesimo alquanto bislacco, che doveva trasformarlo in un mostro mentre in pratica lo ha solamente rasato a zero e riempito di tatuaggi. D’altra parte cosa ci suo aspettare da un film che si intitola “Bestialmente” (chissà perché stavolta non hanno tradotto in italiano l’originale Beastly…) e che per di più mira a rivisitare in chiave teen-movie una delle fiabe più popolari al mondo e già immortalata da un supremo classico Disney? Di sicuro ci si può attendere un cast da far strappare i cappelli alle 14enni, ma pochissima fantasia e ancor meno cinema.
In questa versione adolescenziale della Bella e la Bestia, il ragazzo più popolare e arrogante della scuola, Kyle, perde ogni fascino quando una sua compagna dotata di poteri magici, per punirlo, gli toglie ciò che ha di più caro al mondo, vale a dire il suo curatissimo aspetto esteriore. Per spezzare l’incantesimo e per uscire dallo stato di emarginazione in cui si è autorecluso, Kyle dovrà quindi tentare di conquistare il cuore della semplice e romantica Lindsay, l’unica fanciulla che sembrava apprezzare le sue doti di cinico figlio di papà anche prima della trasformazione. Il finale lo conoscono tutti, né il film tenta di regalare qualche colpo di scena. Anzi, gioca al ribasso, snellendo il più possibile la trama e gli snodi narrativi per concentrarsi invece su sequenze da videoclip in cui la “Bestia” osserva da lontano la sua amata, le scrive lettere d’amore, patisce la sua solitudine. Tutte parentesi inutili quanto irrinunciabili per un prodotto costruito su chiari target di marketing, dove la messa in mostra di un marchio di lusso conta molto più della sceneggiatura, che invece pur di mandare avanti la storia ricorre a escamotage di pessima qualità, come personaggi secondari usa e getta la cui permanenza sullo schermo raggiunge a stento i due minuti. Ma in effetti, perché rubare spazio a idoli delle teenagers come il divo di Sono il Numero Quattro Alex Pettyfer, la star di High School Musical Vanessa Hudgens e, ciliegina sulla torta, l’ex bambina prodigio Mary-Kate Olsen, che con la sua gemella Ashley ha conquistato prima la tv, poi (parzialmente) il cinema e soprattutto le passerelle di moda con una propria maison stilistica. Naturalmente a lei spetta il ruolo della streghetta fashion, a noi quello di rimpiagere la buona vecchia cara Disney.
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