Tornano gli eroi improbabili e degradati di Alan Moore, con tanto manierismo computerizzato e poca innovazione sostanziale
06/03/09 – Il mondo, tanto per cambiare, è in pericolo. In un ipotetico 1985 da incubo, dove Nixon è Presidente al suo terzo mandato e la Guerra Fredda una minaccia ancora tangibile, le sorti del pianeta sono in bilico sul sottile filo dello scontro a distanza tra Usa e Urss in Afghanistan. L’olocausto nucleare è alle porte, mentre l’american dream è già perito sotto l’inesorabile declino della morale e dei costumi. Gli unici che continuano a combattere affinchè l’umanità non venga annientata dalla sua follia e dal suo marciume sono gli Watchmen, eroi mascherati allo sbando, osteggiati dai liberal e in preda a conflitti esistenziali dalle dimensioni cosmiche. Se la loro missione è vegliare sugli uomini, chi veglia su questi psicolabili in tutine attillate e costumi improbabili? Dr. Manhattan, the Comedian, Nite Owl, Rorschach, Silk Spectre e Ozymandias tornano a porre dubbi sulla sanità mentale dei “super” e delle società da cui sono generati, in un film-evento che cerca, senza troppo successo, di ricalcare i fasti dell’omonima graphic novel di Alan Moore, vera pietra miliare nella storia del fumetto e sacro idolo di tutti gli appassionati del genere.
Il compito certo non facile di portare gli Watchmen sul grande schermo è stato affidato a Zack Snyder che, in perfetta coerenza con i difetti e i pregi del suo precedente 300, dà vita a una pellicola letteralmente bulimica, ingozzata di effetti speciali e incapace di sintetizzare in maniera autonoma la trama, le atmosfere e i concetti sottostanti al romanzo disegnato da cui trae vita. Quella di Moore, d’altra parte, è una storia incredibilmente sfaccettata, dove a ogni personaggio è concessa la stessa importanza e la stessa complessità caratteriale. Una certa prolissità cinematografica era dunque da dare per scontata, ma dall’opera di Snyder sembra emergere la mancanza di un progetto che esuli dalla semplice trasposizione visiva delle immagini del fumetto, animato con grande accuratezza grafica ma con scarsa originalità e, soprattutto, senza alcuno sforzo per attualizzare il discorso di Moore sul significato socioculturale del supereroe, sulla necessità di guardare oltre l’icona per vedere quali degenerazioni umane si celino dietro alle maschere sgargianti dei difensori del “Bene”. Il regista si ferma alla superficie e a qualche nota di colore psicologico, inserita con flashback approssimativi e anche un po’ scontati, che declinano il fascino della rivelazione crucciale per ridursi a semplice didascalia “spiegazionista”. Lo spessore simbolico si perde strada facendo, e il fascino di personaggi altamente problematici come The Comedian (Il comico) e Rorschach è trascurato a favore di lunghi excursus compiaciuti del proprio gusto trash. Un difetto che forse non dispiacerà troppo ai fan del fumetto, ma su cui potranno difficilmente soprassedere i neofiti e quanti si aspettino di trovare nel film qualcosa di più del semplice intrattenimento visivo.
Titolo originale: Watchmen
Produzione: U.S.A./Regno Unito/Canada, 2009
Regia: Zack Snyder
Cast: Jeffrey Dean Morgan, Carla Gugino, Malin Akerman, Billy Crudup, Patrick Wilson, Jackie Earle Haley, Matthew Goode, Stephen McHattie, Matt Frewer, Danny Woodburn
Durata: 162`
Genere: Azione, Fantastico, Thriller, Fantascienza
Sito italiano: www.watchmen-ilfilm.it
Distribuzione: Universal Pictures
Data di uscita: 06 marzo 2009