Walk of Fame – Michael Haneke
(Rubrica a cura di Lia Colucci)
02/11/09 – Michael Haneke nasce a Monaco di Baviera il 23 marzo 1942. Studia filosofia, psicologia e teatro e lavora come sceneggiatore per la televisione tedesca. Il film Der Siebente Kontinent (1989) che segna il suo debutto al cinema, ruota attorno all’annientamento della famiglia borghese austriaca, tema che rimarrà sempre centrale nella sua filmografia. Il successivo film, Benny’s video (1992) prende spunto da un altro tema caro al regista, la tecnologia, e il protagonista è infatti un essere al limite della follia, ossessionatone sino all’omicidio. Questo personaggio si avvicina molto al killer in bianco di Funny Games (1997), un film che porta la violenza senza motivo all’estremo, però sempre tenendola fuori campo.
La ricerca della verità attraverso la sensualità e il voyeurismo la persegue, e ottiene, invece con La Pianista (Gran Premio della Giuria a Cannes 2001) in cui una sublime Isabelle Huppert interpreta una donna dalla doppia vita. Nel 2003 è la volta de Il tempo dei Lupi, dove il regista ritrae una tranquilla famiglia borghese che si ritira in campagna per vivere in pace, ignara che lì troverà poco di che star quieta. Nel 2005 chiama Juliette Binoche e Daniel Auteil per farne i protagonisti di Niente da nascondere: un film complesso che riflette sulle devastazioni provocate dal voyeurismo. Nel 2007 sceglie di rifare Funny Games in America con un cast famoso (Naomi Watts,Tim Roth e Michael Pitt): fa pochissime variazioni rispetto alla precedente pellicola, proponendo oltreoceano le stesse tematiche che non avevano avuto giustizia in Europa. Del 2009 è infine Il nastro bianco con cui torna ad indagare i temi della violenza e della freddezza visti attraverso gli occhi dei bambini.