Walk of Fame – Quentin Tarantino
Alla scoperta del personaggio cinematografico della settimana
(Rubrica a cura di Lia Colucci)
05/10/09 – Quentin Jerome Tarantino è nato Knoxville nel Tennessee il 27 marzo 1963. considerarato dai più un mostro sacro, il suo esordio grandioso ricorda quello di Orson Welles. Tipico prodotto del ceto medio americano, Tarantino coltiva molte passioni tra cui la musica, i fumetti, i tipici bar made in USA, i B movie. Il tutto compone un personaggio veramente originale che molti associano con la Pop art ed altri con la tipica figura dell`artista postmoderno. Ma il nostro regista è anche un grande lettore, si nutre di Faulkner, Salinger, Woolrich, Hammet, insomma un vero genio eclettico. A diciassette anni abbandona la scuola per iscriversi ad un corso di recitazione, nel 1985 inizia a lavorare in un negozio di noleggio di videocassette e contemporaneamente comincia a scrivere le sue prime sceneggiature. Ed è proprio in quel negozio che scriverà Una vita al Massimo prodotta in seguito da Tony Scott. In quel periodo conosce il regista e produttore Roger Avary grazie al quale esordisce con Le Iene, realizzato con pochissimi mezzi ma già in odore di capolavoro. Il talento e la mano sono indiscutibili, così come la straordinaria capacità di tenere incollato lo spettatore alla sedia. La critica lo esalta, e lui comincia a scrivere per Oliver Stone Natural Born Killer, ma a causa di profondi dissapori con il regista il suo nome non apparirà neanche nei titoli di testa.
Il 1990 segna per lui una svolta, infatti molla tutto e si trasferisce a Hollywood dove trova lavoro in una piccola casa di produzione. E` qui che trova l`ispirazione per Pulp Fiction. Con questo film vince la Palma d`oro a Cannes e guadagna sette nomination ottenendo l`Oscar per la sceneggiatura. Ormai tutti si aspettano solo il secondo capolavoro. Invece Tarantino non sembra all`altezza della situazione, è come se non riuscisse più a trovare l`ispirazione, così partecipa alla sceneggiatura dell`amico Rodriguez, Dal Tramonto all`Alba, in cui reciterà anche nel ruolo di Desperado. Nel 1996 dirige un film corale, Four Rooms, e nel 1998 Jacky Brown, tutti progetti considerati inferiori alla saga pulp tarantiniana. Ma nel 2003 ritorna prepotentemente alla ribalta con Kill Bill, volume 1 e 2, esplicito omaggio ai film di serie B degli anni ’70. Negli anni successivi si dedica a varie collaborazioni, come in Sin City o la fortunata serie CSI Crime Scene Investigation. Nel 2007 torna nelle sale insieme a Rodriguez con Grindhouse – A prova di morte, mentre oggi è il momento di Bastardi senza gloria, presentato con successo allo scorso Festival di Cannes.
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