Venezia81 – Dota per La scommessa

Il regista napoletano ci racconta La scommessa - una notte in corsia, presentato alle Giornate degli Autori e in sala dal 12 settembre con I Wonder Pictures.
Intervista a Giovanni Dota a cura di Giovanna Barreca
Intervista a Lino Musella a cura di Giovanna Barreca

“Caputo non arriva a domani. Mi gioco Natale e Capodanno! Le ferie natalizie sono mie o tue. E duecento euro”. Ecco la scommessa di Angelo (Carlo Buccirosso) e Salvatore (Lino Musella), due infermieri di un ospedale napoletano su un paziente colpito da ictus che ha il volto irresistibile di Nando Paone (Caputo). Una notte caldissima di Ferragosto che si rivelerà ricca di tanti imprevisti e di incontri inaspettati (con Yari Gugliucci, Iaia Forte, Clotilde Sabatino, Elvira Zingone) che la coppia padroneggia con un ottimo equilibrio tra dramma e commedia in La scommessa – una notte in corsia di Giovanni Dota, presentato alle Giornate degli autori all’81a Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e in sala dal 12 settembre con I Wonder Pictures. 

Dota, nato a Napoli, diplomatosi al Centro Sperimentale di Roma con il corto Una cosa mia, già a Venezia con il corto Fino alla fine – presentato alla Settimana della critica – ci racconta il lavoro di sintesi fatto a livello di sceneggiatura per ottenere uno script molto compatto per poi lavorare con un impianto quasi teatrale con tutti i suoi attori, parlando di una tema complesso come la morte.

giovanna barreca