La ragazza ha volato, presentato in anteprima mondiale alla 78esima Mostra d’arte cinematografica di Venezia, nella sezione Orizzonti Extra nasce da una sceneggiatura “dai dialoghi perfetti” dei fratelli D’Innocenzo, precisa Wilma Labate che se l’è cucita addosso, trovando in Alma Noce la sua Nadia. Una storia di solitudine dove il vero problema è la mancanza di comunicazione e un’educazione affettiva che manca ad adulti e ad adolescenti.
Una Nadia solitaria, rabbiosa è al centro per un film giocato soprattutto su tanti silenzi e sui primi piani della protagonista che si muove in un contesto di periferica “dignitosa”, come precisa la regista durante la nostra intervista perché “questo genere di storie non nascono nel degrado ed era sbagliato dargli quella connotazione spaziale di quel tipo”.
Nelle nostre interviste tanti elementi per conoscere e capire meglio la costruzione del personaggio di Alma, sulle scelte estetiche e alcune riflessioni – della regista – sulla generazione raccontata nel film.
giovanna barreca