Tentativi d’integrazione su basi irrealistiche
(Dal nostro inviato Emanuele Rauco)
09/09/10 – Il Controcampo italiano della 67. Mostra del cinema di Venezia presenta un altro esordio: quello di Paola Randi, che dopo anni di teatro ma soprattutto di disegno e grafica video e non, esordisce con un lungometraggio che tiene fede al suo background. La storia è quella di Alfonso, scienziato senza più lavoro che per un favore si rivolge a un amico politico implicato con la criminalità: questi lo coinvolge in un brutto affare e lo costringe a rifugiarsi presso la comunità srilankese. La regista, assieme a Michela Bozzini, Stefania Voltaggio, Antonella Antonia Paolini, Luca Infascelli, Chiara Barzini e Pietro Albino Di Pasquale, scrive una pittoresca commedia venata di noir che vorrebbe anche riflettere sull’immigrazione e sul tessuto sociale napoletano.
Ma già l’enorme quantità di sceneggiatori rivela la confusione del film Into Paradiso, una favola fuori dal mondo e dalla realtà che, a parte qualche svolazzo tecnico e stilistico (che chiama in causa le abilità di animatrice della Randi), è anche fuori dal cinema: la riflessione si limita a qualche battuta e strizzata d’occhio, la realizzazione non supera la povertà di mezze e idee e si piega all’asfissia dei primi e primissimi piani. Facendo soccombere anche il di solito bravo Gianfelice Imparato.