(Dalla nostra inviata Giovanna Barreca)
Ascolta l’intervista di RADIOCINEMA, a cura di Giovanna Barreca, a:
13/09/10 – “Siamo una stella che brilla!” ha dichiarato Paolo Baratta ai giornalisti accorsi domenica mattina al palazzo del Casinò per l’ultima conferenza stampa della 67. Mostra del Cinema di Venezia. Sicuramente in tanti speravano in un’argomentazione da parte del presidente e del direttore legata alle decisioni prese ieri dalla giuria guidata da Quentin Tarantino che ha assegnato il leone d’oro a “Somewhere” di Sofia Coppola. Ma su questo aspetto nulla è trapelato dalle parole di Muller che invece, attaccato dall’ansa che voleva delle scuse, ha rinfocolato la discussione sulla veridicità dell’informazione. Ormai le polemiche accese tra il direttore e la stampa italiana durano da giorni. Muller vorrebbe affrontare il tema più ampio dell’informazione ma la sede non è quella opportuna. “Il festival mette alla prova tutti perché utilizza ci richiede di utilizzare tutte le energie delle quali disponiamo” cerca di affermare il presidente Baratta ringraziando tutti i presenti per l’impegno, il rispetto e la generosità con la quale si è lavorato. Ma queste parole non bastano a placare l’incandescenza del dibattito. C’è chi chiede a Muller se si è assistito a due festival paralleli “due numeri primi-parafrasendo il titolo del film di Costanzo-che non si sono mai incontrati” , visto che dal daily che abbiamo letto tutte le mattine, emergeva un disinteresse da parte della stampa straniera per i nostri film. Stizzito e ironico, il direttore sottolinea che “sicuramente la paginetta delle stellette sul quotidiano del festival non può essere la cartina di tornasole per giudicare l’interesse della stampa straniera che invece il festival l’ha seguito e apprezzato”.
Cannes è arte, impegno e mercato. E Venezia? Chiedono alcuni colleghi.
Per noi è sicuramente tutto questo. Noi concludiamo questi 12 giorni intesi di cinema e di incontri che ci hanno stimolato ed emozionato ringraziando Muller e tutta l’organizzazione della 67 esima mostra del cinema di Venezia che ci ha regalato ottimi film dei quali è stato, il più delle volte, un piacere scrivere. Come il direttore ha dichiarato ai nostri microfoni, tutti i film in concorso meritavano di vincere. Noi ci permettiamo di sottolineare che avremmo voluto in concorso anche film come “Incendies” che forse, tra tutti quelli visti, è rimasto più tempo nei nostri pensieri anche dopo l’uscita dalla sala di proiezione. Avremmo voluto un riconoscimento anche minore per Kechiche e la sua “Venere Nera” che attraverso una storia di prepotenza e di sopruso di ieri ci ha raccontato con tanta intensità anche l’oggi.
Noi ringraziamo il direttore per aver dimostrato di apprezzare il nostro lavoro e quello di tutta la stampa on line che con uno dispendio di energie notevole, ha cercato di coprire e dar conto di tutti i film presenti alla mostra. Temiamo un dopo Muller, annunciato da tempo, perché tanto rispetto e attenzione sono rari.