Esce in dvd il documentario “Un Grillo mannaro a Londra”: viaggio di Beppe Grillo nel gap di sostenibilità – e di pogettualità – che divide da noi la maestosa Gran Bretagna
16/06/10 – Beppe Grillo torna in dvd, e lo fa con un documentario assolutamente sui generis, com’è nel suo stile d’altra parte, dove unisce critica sociale e ironia leggera per raccontarci un confronto difficile, quello tra la nostra piccola Italia e l’insulare Inghilterra, con tutta l’aurea di progresso, civiltà e sviluppo che da sempre la circonda e la caratterizza.
È vero, gli inglesi sono esseri strani, atermici, che vanno in giro a maniche corte e senza calze in pieno inverno in uno dei Paesi col clima più impietoso d’Europa, che hanno la Regina e un culto spasmodico per il tè, nonché segni divertenti di decadenza tipicamente occidentale, come i cumuli di volantini nelle classiche cabine telefoniche rosse, che però non pubblicizzano sconti nei supermercati ma hot-line di tutti i tipi. Ma nonostante le stranezze, che Grillo prende bonariamente in giro per liberare subito il campo da possibili accuse di eccessiva esterofilia, l’Inghilterra e Londra rispondono effettivamente alle aspettative e al modello che molti italiani, soprattutto giovani, tendono a cucirli addosso. Perché al di là della Manica (ma basterebbe andare oltre le Alpi) sembra esserci davvero un’idea chiara di proiezione verso il futuro – e verso le sfide annesse – che al contrario appare piuttosto carente in un contesto asfittico e auto-referenziale come il nostro. In occasione del suo primo show londinese, Grillo è dunque andato a cercare questa idea nella meravigliosa capitale britannica, incontrando e intervistando personalità molto disparate per parlare con loro della crisi economica, dell’emergenza ambientale e degli strumenti per diffondere la cultura dell’ecologia e uno stile di vita ecosostenibile. A lasciare il loro contributo al documentario sono, tra gli altri, l’ex-sindaco di Londra Ken Livingstone (che ha proibito la proliferazione dei parcheggi e rivoluzionato i trasporti urbani e si chiede perché i tanti sindaci di Milano che gli hanno chiesto consiglio non siano ancora riusciti a fare lo stesso), all’autore del libro “Confessioni di un eco-peccatore”, Fred Pearce, ai creatori di un quartiere completamente autosufficiente dal punto di vista energetico poco fuori dalla City.
Ma dato che all’estero non scappano solo i Grilli ma notoriamente anche i cervelli, ecco che il comico italiano ha incontrato molti studenti e ricercatori italiani, sospesi con più o meno convinzione in questo paese straniero, sicuri solo dell’impossibilità di pote costruire la propria vita in Italia. Grillo li ha incontrati all’Università di Oxford e alla London School of Economics, dove è stato invitato per parlare dell’esperienza di democrazia dal basso nata dalle pagine del suo blog. E il fatto che per parlare della democrazia italiana all’estero ci sia bisogno di “Un Grillo mannaro a Londra”, o di un “Draquila” a Cannes, la dice di già lunga di per sé. Anche se il film, come documentario, non è particolarmente approfondito né travolgente, quella di Grillo costituisce comunque un’altra testimonianza importante, un promemoria rivolto a tutti gli italiani che sembra dire: il futuro non è fantascienza, forse sarebbe il caso di cominciare a pensarci anche noi.
Un Grillo mannaro a Londra – trailer: