La famosa fatina continua la sua avventura, ma stavolta senza Peter Pan. Vietato ai maggiori di 5 anni
30/09/09 – La psicoanalisi ha più di cento anni ed è piuttosto malmessa, l`inconscio è consunto da troppi anni di inappropriato uso. Così la Walt Disney ha colto la palla al balzo per appiattire gli opposti e livellare i contrari e per restituirci una storia di un buonismo stucchevole dove non vi è traccia di ombra e di luci: “Trilli e la ricerca del tesoro perduto”. La storia è molto semplice, anche troppo: la fatina Trilli è incaricata dalla sua regina di creare lo scettro di autunno sulla cui sommità dovrà trovarsi la pietra blu, pietra che dona la polvere magica alle fate. I guai cominciano quando la pietra si rompe, ma Trilli grazie ad una piccola avventura ma soprattutto all`aiuto dei suoi amici Terence e Brillo (di amicizia è permeato ogni singolo fotogramma del film) risolverà con successo e fantasia la sua missione.
Ci chiediamo dove siano finite le streghe cattive e invidiose, le fate malvagie, le mele avvelenate: i cattivi, insomma. Quelli che alla fine perdevano con i buoni in una disperata lotta del bene contro il male. Era quello a cui eravamo abituati, il nostro happy end. Ed ecco che invece Disney cambia le carte in tavola e progetta un prodotto quasi esclusivamente per l`home video e dedicato ai bambini fino ai 5 anni. Chi altro potrebbe apprezzare una tale melensaggine? E non si prende neanche la briga di affidare la storia ad una bravo sceneggiatore o a ripescarla nell`archivio delle tante fiabe che giacciono nei libri. Però scopriamo una cosa: che un mondo senza cattivi non vale la pena di essere vissuto e che bisognerebbe tornare, almeno al cinema, ai vecchi valori, quali la gelosia, il rancore, l`invidia, la competizione, che per altro sono molto fotogenici. Speriamo lo capisca anche la Disney.
(LIA COLUCCI)
Titolo originale: Tinker Bell and the Lost Treasure
Produzione: USA 2009
Regia: Klay Hall
Durata: 81′
Genere: animazione
Distribuzione: Walt Disney
Data di uscita: 2 ottobre 2009
