(Dal nostro inviato Alessandro Aniballi)
01/12/10 – Il Torino Film Lab, progetto di investimento finanziario in campo cinematografico che ha permesso la realizzazione di due film quali Le quattro volte di Michelangelo Frammartino (presentato quest’anno al Festival di Cannes) e Agua fría de mar di Paz Fábrega (selezionato alla scorsa edizione del Festival di Rotterdam). I due registi erano presenti per parlare dell’esperienza torinese passata tra workshop, pitch (il momento in cui in pochi secondi si deve presentare con efficacia il proprio progetto) e tutor. Un percorso lungo e laborioso, al termine del quale si può ottenere il finanziamento, ma il cui significato essenziale è stato ben espresso da Frammartino che ha detto: “nel momento in cui ti trovi, quasi per costrizione, a presentare il tuo film e a ragionarci, allora ecco che il film stesso in qualche modo prende vita, capisci che si può fare”. E questo è un passaggio significativo, vista l’enorme difficoltà che si ha oggi a produrre un film non immediatamente commercializzabile.
In tal senso il Torino Film Lab diretto da Savina Neirotti, e con esso il Torino Film Festival (le due istituzioni sono strettamente legate), seguono l’esempio di Cannes e Berlino, i primi grandi festival che abbiano promosso un investimento produttivo in campo cinematografico.
Ascolta l’intervista di RADIOCINEMA a due degli autori di Torino Film Lab: