Al 28° Torino film festival Cyrus di Jay e Mark Duplass con John C.Reilly (John), Jonah Hill (Cyrus) e Marisa Tomei (Molly)
(Dalla nostra inviata Giovanna Barreca)
10/12/10 – Unire dramma e commedia è una degli esperimenti che uno sceneggiatore inserisce in un trattamento rischiando molto perché è facile che la pellicola non riesca davvero a rendere al meglio due estremi così agli antipodi. Il film però riesce a scandire e condensare, con leggerezza e sottili sfumature ironiche, la narrazione di un plot archetipo: John è un uomo solo che passa molto tempo in casa soprattutto dopo che la moglie lo ha lasciato. La donna sta per risposarsi e vorrebbe veder felice il suo ex marito. Quindi lo trascina a una festa sperando che l’uomo esca dallo stato di apatia nel quale è precipitato negli ultimi 7 anni. Qui l’incontro con Molly. La donna gli piace moltissimo e c’è da subito grande sintonia tra i due ma in casa di Molly c’è una foto di lei che allatta al seno il figlio Cyrus, che nell’immagine ha già oltre 4 anni. Da lì inizieranno dubbi sul rapporto che si scoprirà edipico tra Molly e Cyrus, un ragazzotto ormai ventenne che non ha mai avuto accanto una figura paterna, e intenzionanto a ingaggiare una guerra con John per contendersi l’amore della madre.
Teatro dell’azione è una Los Angeles anonima perché il quadro è costantemente occupato da almeno due personaggi (o Cyrus-John o John-Molly John-exmoglie) che dialogano tra loro in campo medio e spesso si scontrano in dialoghi intelligenti che rendono divertenti anche alcuni luoghi comuni sui rapporti tra adulti e adolescenti e tra coppie scoppiate che riescono a trovare il modo di reinventarsi in un rapporto di amicizia.
I registi hanno parlato spesso di un lavoro intenso fatto con gli attori aiutati nel loro rendere al meglio l’evoluzione psicologica dei personaggi da un poco consueto metodo di lavoro: girare in ordine cronologico le scene del film. E soprattutto per i personaggi di John e Cyrus, interpretati da John C.Reilly e Jonah Hill (il primo davvero in parte), crediamo che questo abbia molto giovato alla pellicola, anche se il troppo controllo emotivo di alcune situazioni non ci ha permesso di apprezzare totalmente un film che poteva investigare più nel profondo diverse tematiche. Prodotto da Ridley e Tony Scott, presentato in prima europea al 63° Festival del cinema di Locarno e al 28° Torino film festival nella sezione “Festa mobile” (che raccoglie 30 film inediti in Italia e che Emanuela Martini e Gianni Amelio hanno trovato tra i più interessanti usciti nella stagione cinematografica 2009-2010) uscirà nelle sale il 10 dicembre, distribuito dalla Fox.