Piano sul pianeta (malgrado tutto, coraggio Francesco!) di Fabrizio Ferraro presentato in Italiana.doc
(Dal nostro inviato Alessandro Aniballi)
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05/12/10 – Dopo Je suis Simone nel 2009, Fabrizio Ferraro torna nella sezione Italiana.doc al 28° Torino Film Festival per presentare Piano sul pianeta (malgrado tutto, coraggio Francesco!), un film ambientato negli spazi (e soprattutto nei giardini) dell’ex manicomio di Santa Maria della Pietà a Roma. Qui si muovono alcune figure di “disadattati”, quelli che potrebbero essere i “matti”, sostanzialmente incapaci di agire, e che comunicano tra di loro solo attraverso un linguaggio mentale, sostenuto ogni tanto da degli sguardi. Piano sul pianeta (malgrado tutto, coraggio Francesco!) si gioca sugli spazi urbani e mentali e sul tema dell’accoglienza: accogliere un gesto di avvicinamento/allontanamento ma anche accogliere la luce e i suoni. In tal senso Ferraro ha lavorato su una colonna audio-visiva permeabile all’esterno, all’imprevisto, al contingente; dai rumori di clacson provenienti da una via cittadina non troppo lontana (ma irraggiungibile) ai cambi di esposizione.
Il titolo, Piano sul pianeta, rimanda a un libro omonimo di Félix Guattari e sta ad indicare allo stesso tempo una sorta di distruzione (fisica, ecologica, economica, morale e civile) in corso a livello globale, così come il concetto di “piano”, di messa in quadro cinematografica (e dunque il tentativo di contrastare il piano-globale attraverso il piano-cinema). Ferraro perciò, dopo Je suis Simone (che trattava il tema della condizione operaia), prosegue il suo discorso sull’umano e sulla sostanziale dis-umanizzazione dello stesso; ruotando intorno alle figure dell’alieno e dell’alienato, dell’outsider, facendone esattamente una pratica etica ed estetica.