Sulmona: vince Le 4 volte

08/12/10 –Le quattro volte di Michelangelo Frammartino vince il 28° Sulmonacinema film festival che anche ...

(Dalla nostra inviata Giovanna Barreca)

08/12/10 – Le quattro volte di Michelangelo Frammartino vince il 28° Sulmonacinema film festival che anche quest’anno –diretto da Roberto Silvestri – ha visto una grande partecipazione di pubblico e un buon interesse da parte della stampa nazionale. La giuria presieduta da Pippo Delbono e composta dagli studenti universitario di cinema provenienti da diversi atenei italiani (Bologna, Roma, L’Aquila, Pescara) ha assegnato l’Ovidio d’argento alla pellicola di Michelangelo Frammartino (proprio in questi giorni giunge nei cinema parigini) perché nell’opera “l’arte cinematografica diviene poetica rappresentazione della prosa di una quotidianità rurale, attraverso una ‘galleria di quadri/immagine’ di intensa e curata essenzialità. Lo sguardo sincero del regista non cerca mai di sedurre lo spettatore, tuttavia riesce a emozionarlo con sobrietà stilistica mostrando tutte le fasi del ciclo vitale: nascita, morte e divenire. Il tempo reale diviene poesia cinematografica”.

Importante poi l’Ovidio d’argento alla regia vinto da Tunnel Vision, un horror metafisico che si addentra nell’universo universale e contemporaneo della negazione della realtà. Il regista Stefano Odordi afferma: “Gli esseri umani, spesso, preferiscono non vedere e quando decidono di farlo, di solito, ci limitiamo a quello che vogliano vedere” precisando che ha cercato di visualizzare l’introspezione che molti compiono. Alla giuria è piaciuto perché “la sua regia rigorosamente espressiva ha uno sguardo raffinato e evocativo”. Miglior interpretazione femminile a Luisa Cavalieri per Ad Ogni costo del Collettivo Amanda Flor: “Viscerale e incisiva nell’incarnare un personaggio di estremo impatto emotivo, Luisa Cavalieri oscilla tra personaggio e una sua verità, inserita armonicamente in un cast organico di non-attori attori che richiamano i moduli interpretativi neorealistici”.

Miglior interpretazione maschile ad Ascanio Celestini, attore e regista di La pecora nera, “per aver offerto un’intensa intimistica interpretazione in prima persona di un personaggio in armonia con l’idea del film. Mantenendo intatta la propria maschera, Celestini svela con lucidità il volto autentico della follia”. La pellicola in concorso alla Mostra del cinema di Venezia fu molto applaudita ma non premiata dalla giuria presieduta da Quentin Tarantino.

Una menzione speciale a L’uomo fiammifero di Marco Chiarini: “per la brillante creatività stilistica nell’uso del linguaggio cinematografico “giocato” con lo spettatore per raccontare una favola anche per adulti”. Il film si aggiudica anche il premio Soundtrack per la miglior colonna sonora composta da Enrico Melozzi che è stato capace di accompagnare con tecnice e generi musicali vari, le emozioni del film.

Il Nuovo cinema Pacifico, una delle tante monosala dei centri storici italiani, rischiava di chiudere inghiottita dallo strapotere delle multisala come è successo in tutta la Penisola. Vive grazie all’associazione Sulmonacinema che dirige il festival. Quindi viva il festival che non solo è momento di condivisione e di studio del nuovo cinema italiano ma supporto concreto e attivo alla diffusione della cultura cinematografica!