Sguardi sonori
“Flight of the Conchords”: musica irridente e stonata per una curiosa serie tv
(Rubrica a cura di Emanuele Rauco)
20/10/10 – Facciamo compagnia all’amico e collega Erminio Fischetti e parliamo di serie tv, ovviamente dal punto di vista musicale. Ha esordito in questi giorni su MTV Flight of the Conchords, show genialoide e bizzarro con al centro una band musicale, quella che dà il titolo alla serie: la particolarità è che questa band esiste davvero e fa dell’ottima e spassosissima musica. I Flight of the Conchords sono un duo neozelandese, “il quarto più popolare duo di chitarristi-digi-bongo a cappella-rap-funk-folk comico della Nuova Zelanda”, che in America cerca di raggiungere il successo attraverso espedienti più o meno fortunati. Ovviamente le conseguenze comiche di questi espedienti sono irresistibili, venate dell’humour alternativo e indipendente che dagli anni ’90 è giunto fino al Saturday Night Live, ma soprattutto il cuore comico e narrativo della serie è nella musica. Infatti, le canzoni di Bret MacKenzie e Jemaine Clement – i componenti del duo – sono la spina dorsale su cui fondano i racconti e le situazioni buffe della serie tv e anzi, è sui brani dei loro due album che si struttura il tutto: e sono canzoni a tratti folgoranti, folk melodico, chitarre acustiche e voci dolci che si sanno aprire al funk o all’easy listening nero per arrivare a deliranti parentesi elettroniche in cui si citano i Kraftwerk. E che sanno dare alla paradossale forma linguistica dei testi (facendo con più finezza ciò che fanno anche gli italici Latte e i suoi derivati) una forza comica e intellettuale notevole.
Davvero musica da vedere, per usare una vieta sinestesia (vera, visto che non hanno dato l’ok alla terza stagione perché non sarebbero riusciti a scrivere in tempo le canzoni), dove le forme linguistiche della canzone e della tv, unite dal gusto infinito del paradosso, danno forma a una delle rivelazioni della tv americana (HBO) degli ultimi anni.