Note e rockstar alla 5^ edizione della kermesse capitolina
(Rubrica a cura di Emanuele Rauco)
10/11/10 – E’ finito da qualche giorno il 5° festival internazionale del film di Roma e anche questa rubrica decide di dedicare qualche riga all’evento. Perché fin dalle prime edizioni, la rassegna ha avuto non pochi contatti con la musica, i musicisti e le colonne sonore, dal documentario sui Sigur Ros alle colonne sonore di Gianna Nannini. E anche quest’anno, lo spazio dedicato alle sette note non è mancato.
A partire dal colpo del festival, ossia la presenza straordinaria di Bruce Springsteen, semplicemente il dio del rock, che ha presentato al pubblico The Promise, documentario firmato Tony Zimny in cui si racconta la realizzazione del capolavoro Darkness in the Edge of Town con filmati di repertorio e interviste che sanciscono la grandezza di un artista preso nell’atto della creazione, ritratto mentre dà forma e corpo alle sue idee. E il carisma del Boss, in celluloide o dal vivo, è qualcosa di davvero soprannaturale. Ancora rock, ancora un documentario, ancora la sezione Extra. Mother of Rock racconta la storia di Lilian Roxon, giornalista che per prima intuì il potenziale artistico del rock ‘n’ roll, la carica eversiva oltre la moda e fece conoscere al grande pubblico maestri come Jimi Hendrix. La narrazione spigliata si unisce a grandissima musica per un ritratto acuto di un “fenomeno” che è la storia del secondo novecento.
Per finire ci sembra doveroso ricordare il maestro per eccellenza della musica per film, Ennio Morricone che ha festeggiato in un incontro affollatissimo i suoi 82 anni e l’uscita di un libro autobiografico che ripercorre la lunghissima carriera, gli alti e i bassi, i successi colossali e le ardite sperimentazioni. La summa di un percorso che non accenna a finire.